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giovedì 23 settembre 2021

Libertà o sopraffazione ? Non esiste il diritto dei non vaccinati di contagiare gli altri

Va esteso l'impiego del green pass

 La decisione di non vaccinarsi fa parte dei diritti di libertà?  A seguire  gli spazi giornalistici quasi quasi viene da pensare che deve valere la volontà dell'interessato.

 I lontani studi del "diritto" ci ricordano che i diritti di ciascuno non devono mai ledere quelli degli altri. Da qualche tempo esiste il diritto (affermato in più paesi) di morire ed esistono punti sanitari dove anche questa volontà può essere eseguita. Pare che esista anche il diritto di ammalarsi e pure quello di curarsi come si vuole, a patto che questi diritti non confliggano con il diritto di non far morire e di non far ammalare gli altri. 

 Gli studi degli istituti scientifici dimostrano che le persone vaccinate hanno una minore possibilità di contagiarsi e di contagiare (si parla dell’80-90%, ma se fosse anche meno il ragionamento non cambierebbe). 

Ci sono persone che rivendicano il diritto di non vaccinarsi, cioè il diritto di contagiarsi ed anche di morire. Non esiste e non potrà mai esistere  il diritto di contagiare gli altri.

 Nel settecento in Europa c’erano focolai di peste. L’illuminismo, la cultura affermatasi in quel secolo, che della libertà faceva il motivo di esistere mai accordò libertà di movimento agli appestati. 

 Il vaccino è ai nostri giorni un vaccino che ha superato tutte e tre le fasi sperimentali, ed é stato approvato da tutte le autorità scientifiche competenti. Eppure c'è chi insiste, tra i novelli guru a non vaticinarsi pur non possedendo  basi scientifiche. Il pretendere di non vaccinarsi si sostanzia nella libertà che inevitabilmente nuoce alla libertà altrui, e detto in altri termini si definisce sopraffazione. Nulla a che fare con la visione di vita e libertà dei cittadini e nulla a che fare con la scienza.

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