Era I'1 settembre 1939, quando imponenti forze militari tedesche su ordine di Adolf Hitler iniziarono l'invasione della Polonia da terra e dal cielo. Fu l'inizio della seconda guerra mondiale. Alla base dell'attacco c'era l'intenzione formale di voler eliminare il cosiddetto "corridoio di Danzica che impediva la continuità territoriale della parte di area metropolitana tedesca con i territori prussiani che stavano ad est, circondati entro terre polacche. Nulla potè contro i tedeschi l'esercito polacco.
Nell’invasione tedesca della Polonia è stata adottata la cosiddetta strategia della “guerra lampo”: 1) estesi bombardamenti all’inizio per distruggere la capacità aerea polacca, le ferrovie, le linee di comunicazione e i depositi di munizioni. 2) invasione di terra con truppe, carri armati e artiglieria per il primo controllo territoriale 3) avanzata della fanteria col fine di eliminare qualsiasi resistenza residua, 4) creazione delle forze di “sicurezza” per annientare tutti i nemici "politici" avversi all'ideologia nazista, che lo fossero per ragioni razziali, religiosi o politiche. 5) i campi di concentramento furono allestiti per i lavoratori schiavi e per attivare al loro interno lo sterminio dei civili secondo le categorie umane ritenute da estinguire (ebrei, zingari ecc). I russi, sul cui aiuto una parte della società polacca contava, da parte loro fecero un giravolta alleandosi con i tedeschi per dividersi i territori polacchi e in seguito all'accordo Molotov-Ribbertrop attaccarono la Polonia da est. La sola Gran Bretagna per giorni e giorni avviò i bombardamenti sul territorio metropolitano della Germaia. Ma era ormai iniziata la seconda guerra modiale che si sarebbe conclusa nell'aprile 1945.
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