«Ritengo
che anche se da detenuto usufruire della pensione per dar da vivere e far
studiare i miei figli non sia proprio uno scandalo, come alcuni novelli censori
e impropri moralizzatori si stanno affannando a far credere»
«La
mia pensione - scrive Cuffaro - al netto delle trattenute è di 4400 euro
frutto di versamenti di 20 anni di attività parlamentare, 12 di governo».
«Ho servito la Regione e la
mia gente - scrive - per 20 anni e sto per questo pagando un conto umano e
familiare inestimabile e che non auguro a nessuno. Sto altresì pagando un conto
spropositato di un milione e settantamila euro perché la Corte dei conti mi ha
condannato per l'atto di governo delle ambulanze del 118 e per aver offuscato
l'immagine della Regione con la mia condanna. Non ricordo di aver ricevuto
plausi quando ho contribuito a illuminare l'immagine della regione».
«La mia
famiglia - conclude - sta scontando con me il carcere, la pensione è per me, un
modo, non potendo più svolgere a pieno il ruolo di marito e di padre, per
essere ancora utile».
Nessun commento da parte nostra se non quello che nel 2014 tutti gli altri italiani vanno in pensione a 66 anni.
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