Cappelle,
icone, iconostasi, mosaici ed altre opere d'arte.
La Chiesa dedicata a "SS.
Annunziata e S. Nicolò" (Klisha) a Contessa Entellina è sede
della parrocchia
di rito bizantino-greco. Quando arrivano nel XV secolo i profughi
albanesi nel casale di Contessa la chiesa esiste già: è una piccola cappella
diroccata. La sua ricostruzione inizia
nel 1520: viene ampliata e adattata alle esigenze del rito bizantino.
Danneggiata a seguito del terremoto del
1968 rimane chiusa fino al 1976.
Recentemente restaurata, sia all'interno che all'esterno, costituita
da tre navate con cappelle laterali, è
dotata di iconostasi. Durante i lavori di restauro sono scoperte e messe
in luce le strutture dell'antica piccola cappella.
Quanti entrano nella chiesa parrocchiale greca di Contessa
Entellina, come visitatori o per pregare, dall’otto aprile 2006 rimangono
affascinati dallo splendore delle nuove immagini benedette, durante la celebrazione
del Vespero, presieduto da mons. Sotir Ferrara, Eparca della diocesi bizantina
di Piana degli Albanesi.
Le nuove icone sono dipinte
da Josif Dobroniku, artista albanese nato a Fieri nel 1952, da parecchi anni in
Italia. Le sue numerose opere artistiche (icone e mosaici) ornano tante chiese
di rito bizantino delle comunità italo-albanesi della Calabria, della
Basilicata e della Sicilia.
E’ stato scritto che nelle chiese affrescate da Dobroniku,
“davanti ad una iconostasi, l’insieme, armonioso e ieratico, si trasforma in
una liturgia di immagini e di colori che accomuna il cielo e la terra”.
Queste sensazioni ed
emozioni suscita anche l’iconostasi
ornata con le nuove icone realizzate con il sostegno finanziario di
molte famiglie o singoli fedeli, che hanno voluto contribuire a rendere più
bella la chiesa parrocchiale greca.
Questa nuova opera artistica
e religiosa arricchisce il vasto e peculiare patrimonio culturale di Contessa
Entellina, testimoniato sia da espressioni archeologiche, storiche, monumentali
e bellezze naturali sia da espressioni
culturali della comunità italo-greco-albanese (rito bizantino, tradizioni, usi
e costumi albanesi).
Le nuove icone, per stile e
numero, attribuiscono al luogo di culto una inconfondibile caratteristica orientale,
tipica della tradizione bizantina.
La struttura esistente in
legno con tre porte (iconostasi), che separa l’altare dalla parte riservata ai
fedeli, con piccoli adattamenti è ornata dalle seguenti nuove icone: Cristo in croce con Madonna e S. Giovanni,
Ultima Cena, dodici feste, dodici apostoli, S. Nicola, Madonna, Cristo, S.
Giovanni Battista, Annunciazione (ante
della porta centrale, Angeli (ante delle porte laterali). Le 12 icone
poste nella parte sommitale
dell'iconostasi, non facilmente identificabili
per le piccole dimensioni, sono state recentemente collocate nei pilastri, che
dividono la navata centrale dalle due navate laterali. Questa nuova
collocazione consente di poter meglio ammirare le icone delle dodici feste:
Natale, Battesimo di Gesù, Presentazione al tempio di Gesù, Domenica delle
Palme, Crocifissione, Discesa agli Inferi, Resurrezione di Gesù, S. Tomaso,
Ascensione, Pentecoste, Trasfigurazione, Dormizione della Vergine.
Mosaici
della chiesa SS. Annunziata: S. Nicola e Annunciazione
Sulla
facciata della chiesa parrocchiale greca si possono ammirare due mosaici, eseguiti
dal maestro in arte bizantina Josif Droboniku, la cui competenza e
professionalità sono ampiamente conosciute ed attestate da numerose opere
d’arte (mosaici, icone, affreschi, ecc.), realizzate in particolare nelle varie
comunità di rito bizantino delle due diocesi di rito bizantino d’Italia: Piana
degli Albanesi (Sicilia) e Lungro
(Calabria).
Il
mosaico di S. Nicola è realizzato nella nicchia della facciata frontale esterna
del campanile (6 mq circa): immagine di
S. Nicola rappresentata tutta intera, seduto su trono, con paramenti vescovili
orientali.
Il
mosaico dell’Annunciazione (l’Angelo Gabriele e la Madonna entrambi a
mezzobusto) è realizzato nella facciata frontale , sopra la porta centrale, in uno spazio triangolare
(circa 220 cm di base e circa 70 cm di altezza).
I
mosaici realizzati in negativo nel laboratorio “Arber Art” di Lungro sono stati
posti in opera facendo aderire il verso positivo alla parete con colla a base
di farina sopra una carta speciale in moduli numerati di circa 50 cm x 50 cm.
Lo
sfondo dei mosaici è stato realizzato con tessere quadrate e rettangolari,
secondo le necessità artistiche, di tipo dorate e paste di vetro. Le tessere
hanno dimensione rettangolare, classica per il mosaico bizantino.
Altre immagini
della chiesa SS. Annunziata
L'iconostasi
del 1937, ornata con le icone di N. Filippi di Nocera Umbra, è stata trasferita
nella chiesa di S. Rocco, invece è ancora esposto, in una parete della navata sinistra della
chiesa greca, il finto mosaico della
Madonna Platitera, opera di padre Gregorio Stassi, jeromonaco della
Badia Greca di Grottaferrata, nato a Piana degli Albanesi, direttore della
scuola di iconografia e miniatura della Badia Greca di Grottaferrata, con una
sezione operante nel monastero basiliano di Mezzojuso.
Le
vele della volta
della chiesa sono ornate con affreschi (finti mosaici) con l'immagine di due
angeli (Michele e Gabriele) e di Santi
della Chiesa Bizantina: S. Atanasio, S. Gregorio, S. Spiridione, S.
Ignazio, S. Sofia, S. Macrina, S. Dionisio, S. Giovanni Damasceno, S. Giovanni
Crisostomo, S. Basilio il Grande. Altre immagini (statue, affreschi e tele)
ornano le varie cappelle, dove sono esposte anche varie icone di papas Nino
Cuccia con immagini di Cristo, della Madonna, degli Apostoli, delle feste
principali della tradizione bizantina (Epifania, Pentecoste, ecc.).
Sopra
il frontone che si erge dietro l'altare (quattro colonne con architrave) si può
ammirare un dipinto dell'Annunciazione (angelo e Madonna) e più in alto nella
stessa parte frontale è dipinto l'altare quadrato (mensa eucaristica). Le due
pareti laterali del coro sono ornate con quattro statue in gesso (Kalogjerit -
monaci), quattro Santi Padri della Chiesa bizantina:
Cappelle della
chiesa greca
Entrando
a destra in successione:
prima: S.
Giuseppe. Cappella costruita dal
sacerdote Filippo Loiacono, parroco dal 1812 al 1834 .
Seconda: Madonna del
Lume. Cappella costruita dalla Famiglia Musacchia.
Terza: S. Gioacchino. Cappella
costruita da Don Filippo Lo Jacono, parroco greco,
morto nel 1834.
Quarta: Crocifisso posto nella “vara”(recentemente
posta in fondo alla navata sinistra), statua dell’Addolorata e urna col Cristo
morto
Entrando
lato sinistro in successione:
Prima:
S. Anna (il quadro è stato descritto dal prof. Marchese di Giuliana)
Seconda: S. Lucia
(statuta recentemente restaurata)
Terza: S. Nicola.
Statua del secolo XVII, scolpita a Napoli, acquistata dalla Famiglia Musacchia
molto devota di S. Nicolò. Cappella costruita dal sacerdote Spiridione Lojacono, parroco dal 1854 al 1874.
Quarta: Madonna del
Rosario posta nella “vara" (in tempi recenti trasferita in fondo alla
navata destra).
Nota - Altre notizie
sulla chiesa SS. Annunziata saranno riportate in un prossimo testo.
(Chiesa SS.
Annunziata - continua)
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