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giovedì 15 maggio 2014

CHIESA PARROCCHIALE GRECA ... ... di Calogero Raviotta

Cappelle, icone, iconostasi, mosaici ed altre opere d'arte.

La Chiesa dedicata a "SS. Annunziata e S. Nicolò" (Klisha) a Contessa Entellina è sede della  parrocchia  di rito bizantino-greco. Quando arrivano nel XV secolo i profughi albanesi nel casale di Contessa la chiesa esiste già: è una piccola cappella diroccata. La sua ricostruzione  inizia nel 1520: viene ampliata e adattata alle esigenze del rito bizantino. Danneggiata  a seguito del terremoto del 1968  rimane chiusa fino al 1976.
Recentemente  restaurata,  sia all'interno che all'esterno, costituita da tre navate con cappelle laterali, è  dotata di iconostasi. Durante i lavori di restauro sono scoperte e messe in luce le strutture dell'antica piccola cappella.                                                              
Quanti entrano nella chiesa parrocchiale greca di Contessa Entellina, come visitatori o per pregare, dall’otto aprile 2006 rimangono affascinati dallo splendore delle nuove immagini benedette, durante la celebrazione del Vespero, presieduto da mons. Sotir Ferrara, Eparca della diocesi bizantina di Piana degli Albanesi.
Le nuove  icone sono dipinte da Josif Dobroniku, artista albanese nato a Fieri nel 1952, da parecchi anni in Italia. Le sue numerose opere artistiche (icone e mosaici) ornano tante chiese di rito bizantino delle comunità italo-albanesi della Calabria, della Basilicata e della Sicilia.
E’ stato scritto che nelle chiese affrescate da Dobroniku, “davanti ad una iconostasi, l’insieme, armonioso e ieratico, si trasforma in una liturgia di immagini e di colori che accomuna il cielo e la terra”.
Queste sensazioni ed emozioni suscita anche l’iconostasi  ornata con le nuove icone realizzate con il sostegno finanziario di molte famiglie o singoli fedeli, che hanno voluto contribuire a rendere più bella la chiesa parrocchiale greca.
Questa nuova opera artistica e religiosa arricchisce il vasto e peculiare patrimonio culturale di Contessa Entellina, testimoniato sia da espressioni archeologiche, storiche, monumentali e bellezze   naturali sia da espressioni culturali della comunità italo-greco-albanese (rito bizantino, tradizioni, usi e costumi albanesi).
Le nuove icone, per stile e numero, attribuiscono al luogo di culto una inconfondibile caratteristica orientale, tipica della tradizione bizantina.
La struttura esistente in legno con tre porte (iconostasi), che separa l’altare dalla parte riservata ai fedeli, con piccoli adattamenti è ornata dalle seguenti nuove icone: Cristo in croce con Madonna e S. Giovanni, Ultima Cena, dodici feste, dodici apostoli, S. Nicola, Madonna, Cristo, S. Giovanni  Battista, Annunciazione (ante della porta centrale, Angeli (ante delle porte laterali). Le 12 icone poste   nella parte sommitale dell'iconostasi,  non facilmente identificabili per le piccole dimensioni, sono state recentemente collocate nei pilastri, che dividono la navata centrale dalle due navate laterali. Questa nuova collocazione consente di poter meglio ammirare le icone delle dodici feste: Natale, Battesimo di Gesù, Presentazione al tempio di Gesù, Domenica delle Palme, Crocifissione, Discesa agli Inferi, Resurrezione di Gesù, S. Tomaso, Ascensione, Pentecoste, Trasfigurazione, Dormizione della Vergine.

Mosaici della chiesa SS. Annunziata: S. Nicola e Annunciazione
Sulla facciata della chiesa parrocchiale greca si possono ammirare due mosaici, eseguiti dal maestro in arte bizantina Josif Droboniku, la cui competenza e professionalità sono ampiamente conosciute ed attestate da numerose opere d’arte (mosaici, icone, affreschi, ecc.), realizzate in particolare nelle varie comunità di rito bizantino delle due diocesi di rito bizantino d’Italia: Piana degli Albanesi (Sicilia) e  Lungro (Calabria).
Il mosaico di S. Nicola è realizzato nella nicchia della facciata frontale esterna del campanile (6  mq circa): immagine di S. Nicola rappresentata tutta intera, seduto su trono, con paramenti vescovili orientali.
Il mosaico dell’Annunciazione (l’Angelo Gabriele e la Madonna entrambi a mezzobusto) è realizzato nella facciata frontale , sopra  la porta centrale, in uno spazio triangolare (circa 220 cm di base e circa 70 cm di altezza).
I mosaici realizzati in negativo nel laboratorio “Arber Art” di Lungro sono stati posti in opera facendo aderire il verso positivo alla parete con colla a base di farina sopra una carta speciale in moduli numerati di circa 50 cm x 50 cm.
Lo sfondo dei mosaici è stato realizzato con tessere quadrate e rettangolari, secondo le necessità artistiche, di tipo dorate e paste di vetro. Le tessere hanno dimensione rettangolare, classica per il mosaico bizantino.

Altre immagini della chiesa SS. Annunziata
L'iconostasi del 1937, ornata con le icone di N. Filippi di Nocera Umbra, è stata trasferita nella chiesa di S. Rocco, invece è ancora esposto,  in una parete della navata sinistra della chiesa greca,  il finto mosaico della Madonna Platitera, opera di padre Gregorio Stassi, jeromonaco della Badia Greca di Grottaferrata, nato a Piana degli Albanesi, direttore della scuola di iconografia e miniatura della Badia Greca di Grottaferrata, con una sezione operante nel monastero basiliano di Mezzojuso.
Le vele della volta della chiesa sono ornate con affreschi (finti mosaici) con l'immagine di due angeli (Michele e Gabriele) e di Santi  della Chiesa Bizantina: S. Atanasio, S. Gregorio, S. Spiridione, S. Ignazio, S. Sofia, S. Macrina, S. Dionisio, S. Giovanni Damasceno, S. Giovanni Crisostomo, S. Basilio il Grande. Altre immagini (statue, affreschi e tele) ornano le varie cappelle, dove sono esposte anche varie icone di papas Nino Cuccia con immagini di Cristo, della Madonna, degli Apostoli, delle feste principali della tradizione bizantina (Epifania, Pentecoste, ecc.).
Sopra il frontone che si erge dietro l'altare (quattro colonne con architrave) si può ammirare un dipinto dell'Annunciazione (angelo e Madonna) e più in alto nella stessa parte frontale è dipinto l'altare quadrato (mensa eucaristica). Le due pareti laterali del coro sono ornate con quattro statue in gesso (Kalogjerit - monaci), quattro Santi Padri della Chiesa bizantina:

Cappelle della chiesa greca
Entrando a destra in successione:
prima: S. Giuseppe.  Cappella costruita dal sacerdote Filippo Loiacono, parroco dal 1812 al 1834 .
Seconda: Madonna del Lume. Cappella costruita dalla Famiglia Musacchia.
Terza: S. Gioacchino. Cappella costruita da Don Filippo Lo Jacono, parroco greco, morto nel 1834.
Quarta: Crocifisso posto nella “vara”(recentemente posta in fondo alla navata sinistra), statua dell’Addolorata e urna col Cristo morto
Entrando lato sinistro in successione:
Prima: S. Anna (il quadro è stato descritto dal prof. Marchese di Giuliana)
Seconda: S. Lucia (statuta recentemente restaurata)
Terza: S. Nicola. Statua del secolo XVII, scolpita a Napoli, acquistata dalla Famiglia Musacchia molto devota di S. Nicolò. Cappella costruita dal sacerdote Spiridione Lojacono, parroco dal 1854 al 1874.
Quarta: Madonna del Rosario posta nella “vara" (in tempi recenti trasferita in fondo alla navata destra).
Nota - Altre notizie sulla chiesa SS. Annunziata saranno riportate in un prossimo testo.

(Chiesa SS. Annunziata - continua)

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