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venerdì 30 maggio 2014

Capire cosa può significare l'Expo 2015 anche per le realtà aziendali di Contessa Entellina

L'Expo 2015 alle orecchie degli italiani è divenuto un quasi sinonimo di corruzione, tangentopoli n. 2,  Greganti della prima ora.
Matteo Renzi ha comunque assicurato, avendo adottato le precauzioni (leggasi: commissario anti-corruzione), che la manifestazione a dimensione universale si terrà. L'Italia non può perdere la faccia agli occhi del pianeta Terra, è il significato.
L'occasione è -comunque- unica per tutte le realtà territoriali della penisola.
Contessa Entellina, ci chiediamo noi, sarà presente all'Esposizione milanese ?
Quando l'Esposizione nazionale si tenne a Palermo, correva l'anno 1891, Contessa Entellina era presente, rappresentata da parecchi prodotti caseari e alimentari che allora venivano prodotti in abbondanza nell'azienda, mota come Masseria di Vaccarizzo. Erano tempi diversi dagli attuali: quella era la Contessa Entellina di due-tre famiglie. Il territorio comunale di 13.000 ettari apparteneva -per quasi 10.000 ettari- alla famiglia Maiorca e a poche altre. 
Fu -comunque- proprio l'azienda latifondo di Vaccarizzo a rappresentare la produzione agricola locale a quella Esposizione di fine secolo.
Un volume evocativo dell'Esposizione di Fine secolo (era il secolo XIX) svoltasi a Palermo è stato curato dalla Camera di Commercio di Palermo quando ne fu Presidente il concittadino Francesco Di Martino, e da quel testo abbiamo oggi la disponibilità di dati e rilevanza delle aziende siciliane partecipanti.
La Sicilia di allora viveva sul piano culturale nel prestigio e nell'ammirazione dell'Europa, nel contesto del gusto Liberty che permeava la Palermo fino ai tempi ante-Ciancimino e ante-Lima.
Se è vero che oggi a Contessa non esistono aziende di dimensioni megagalattiche (ossia, latifondistiche) sappiamo tutti che sul territorio insistono note e prestigiose aziende vitivinicole, casearie e olearie. Partecipare all'Expo 2015, se si possiede la cultura e la visione di ciò che può significare, è una occasione ghiotta per far conoscere il nostro paese non solo sul piano produttivo agricolo, ma anche e  in quanto località archeologica, etnica, ambientale etc.
Ad assistere i piccoli comuni ad organizzare la presenza all'Esposizione è l'ANCI-Sicilia, presieduta oggi da Leoluca Orlando.
Non dovrebbe essere complicato per i nostri giovani amministratori locali prendere i dovuti contatti con l'ANCI e consentire la doverosa partecipazione a questa unica e ghiotta occasione.
E' verosimile che l'unica azienda vitivinicola che insiste sul territorio, ben nota dalla California al Giappone ed oltre, non necessiti di particolari assistenze e sostegni, ma le altre piccole aziende è probabile che debbano raccordarsi all'iniziativa del Comune, semprechè questi non trascuri quanto gli compete.

Leoluca Orlando da settimane è in giro per la Sicilia per spiegare il progetto curato dall'ANCI "I Comuni siciliani per una grande alleanza sullo sviluppo".
Secondo l'attuale sindaco di Palermo si tratta di dover partecipare ad una importantissima vetrina delle identità territoriali e ad un appuntamento imperdibile che potrà dare la giusta rilevanza ai prodotti agro-alimentari di eccellenza del territorio siciliano.
Perchè i vari comuni possano essere coinvolti non bisogna perdere tempo in quanto l'Expo è fissata fra un anno, però da subito bisogna percorrere  un cammino comune per coinvolgere tutte le realtà locali interessate.

Oggi ad Enna è stata indetta una riunione dei sindaci dell'isola interessati a cui partecipa Leoluca Orlando.

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