Per le imprese si profila una stangata di almeno 1 miliardo di euro tenendo conto che l'aliquota base sarà dell'uno per mille, capannoni compresi. Eppure il governo si dice impegnato ad incentivare la ripresa e la creazione di posti di lavoro.
La Tasi (il nuovo tributo sui servizi indivisibili) nella stragrande maggioranza dei Comuni -Contessa Entellina compresa- non è stata ancora deliberata, però il giudizio negativo lo si può dare subito stante che per le aziende, quelle in cui si lavora e si produce la ricchezza nazionale, tassare l'estensione dei capannoni anche con l'imposta minima (uno per mille) è già una "mazzata".
L’Ufficio studi della CGIA ha elaborato anche una ipotesi utilizzando l’aliquota del 2,07 per mille.
Per quale motivo si è deciso di fare una simulazione con questa misura?
La CGIA ricorda che sulla base delle scelte politiche, l’aliquota massima IMU più Tasi sulle abitazioni diverse da quella principale e sugli immobili strumentali non potrà superare l’11,4 per mille.
Se viene tenuto conto che l’aliquota Imu media applicata a livello nazionale nel 2012 (il dato 2013 non è ancora disponibile) sugli immobili destinati ad uso produttivo è stata del 9,33 per mille, si deduce che l’aliquota Tasi del 2,07 per mille costituisce la soglia massima applicabile agli immobili strumentali (capannoni, aree commerciali, uffici). Infatti, corrisponde alla differenza tra l’11,4 per mille e il 9,33 mille.
E' comunque certo -secondo la Cgia- che il prelievo della Tasi sulle aree produttive supererà il miliardo di euro.
Dalla CGIA tengono comunque a sottolineare che la Tasi assorbirà la maggiorazione Tares pagata nel 2013 (vale a dire lo 0,30 euro al metro quadrato).
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