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mercoledì 21 maggio 2014

Chiesa dedicata a S. Rosalia ... ... di Calogero Raviotta

Lungo la strada che da Contessa porta verso S. Maria del Bosco, ad Est  del centro abitato di Contessa, sulla destra sorge una cappella dedicata a S. Rosalia.
Una volta la strada era coperta in  parte in pietra ed in parte era invece in terra nuda e vicino alla cappella non vi sorgevano edifici, solo in alto, in cima alla collina, una casolare abbandonato, che chiamavano “Shpia zonjës Marianinës” (Casa della signora Marianna). Oggi invece vi sorgono alcune case nuove, la strada é stata asfaltata fino alla contrada “Tarmaggio”, il terreno che circonda la cappella recentemente é stato sistemato con viali, panchine, aiuole, alberi e fiori, con l’intento di creare un giardino pubblico, un ambiente accogliente per le persone che vogliono sostarvi.
La chiesa é stata costruita alla fine del secolo scorso a cura e spese principalmente di Viviani Epifanio fu Giuseppe, che con atto notarile del  18 settembre la cedette in perpetuo ed irrevocabilmente alla parrocchia latina di Contessa Entellina.
Prima che fosse costruita l’attuale cappella, poco distante sorgeva anticamente una nicchia dedicata a S. Rosalia, la cui immagine era dipinta su otto mattoni di terracotta. Tale nicchia andò in rovina verso il 1846 per incuria e fu ricostruita dal parroco latino don Leonardo Lala.
Essendo andata in rovina anche questa nuova cappella nel 1884,  il predetto Viviani  fece costruire una cappella più grande, poco distante ed in una posizione più stabile della precedente.
La nuova chiesa fu dotata di campanile con due campane, fu costruita una nicchia sopra l’altare per custodire la nuova statua di S. Rosalia, il pavimento fu coperto di mattoni di marmo. Un cancello di ferro ad aste fu posto come porta esterna.
La chiesa é dotata anche di un fercolo per portare in processione la statua di S. Rosalia. Nella stessa processione viene anche portata la statua di S. Antonio, solitamente nel mese di giugno.
Nel contratto di cessione sopra citato furono stabiliti  alcuni obblighi a carico  del  parroco della chiesa latina: celebrare ogni anno due messe solenni (il 15 luglio, preceduta dalla recita del rosario per 15 giorni, ed il  4 settembre, preceduta da una novena).
Lo spiazzo che sorge davanti alla cappella,  nei secoli passati, veniva usata come aia per battere le messi e quelli che ne usufruivano spontaneamente facevano una offerta, da utilizzare per tenere accesa una lampada notturna nella chiesa di Santa Rosalia.
Con l’avvento delle trebbiatrici da alcuni decenni ormai non si rinnova più sullo spiazzo di S. Rosalia l’antico rito della trebbiatura delle messi fatta con i muli: un aspetto del mondo e del lavoro rurale che la tecnologia ha fatto sparire per sempre.
Sembra inoltre che le tradizioni religiose legate alla cappella di S. Rosalia (messe solenni, quindicina e novena di preghiere) da qualche anno non sempre si ripetono con la puntualità e la partecipazione del passato. In tempi recentissimi sembra che sia emerso un parziale recupero e ripristino del rosario particolare, recitato durante la novena e la quindicina di luglio, rosario ancora conosciuto da molte persone adulte o anziane. A questo appuntamento di preghiera in passato partecipavano molti fedeli, soprattutto ragazzi e giovani.
Questa breve presentazione sarà integrata con altri testi che riguardano principalmente storia, tradizioni, chiesa, statua, festa e quartiere di S. Rosalia.

(S. Rosalia a Contessa Entellina - Parte I)

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