-la risoluzione del dibattuto problema istituziomale (Monarchia o Repubblica),
-l'elezione di una Assemblea Costituente, incaricata di riscrivere la Carta fondamentale del nuovo stato.
Il voto referendario diede la vittoria alla Repubblica, che sopravanzo' di circa due milioni di preferenze quelli a favore della Monarchia. Il risultato fu molto contestato dalle forze politiche filomonarchiche per motivi sia di legittimita' che di merito e diede origine a vari ricorsi presentati presso la Corte di Cassazione, la quale si pronuncio' il 18 giugno, convalidando quanto aveva dichiarato il 10 giugno il Ministro dell'Interno, il socialista Giuseppe Romita, sancendo quindi la vittoria del voto repubblicano.
In quella occasione per la prima volta le donne ebbero riconosciuto il diritto di voto.
L'Assemblea costituente inizio' i lavori per la redazione della nuova Costituzione il successivo 25 giugno sotto la presidenza del socialista Giuseppe Saragat a cui in prosieguo subentrera' il comunista Umberto Terracini.
Il 28 giugno fu eletto nella persona di Enrico De Nicola il primo Capo dello Stato repubblicano che riconfermera' ad Alcide De Gasperi la funzione di presidente del Consiglio dei Ministri in un governo di coalizione fra i partiti di massa dc, psi e pci.
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