La nostra competenza in materia di calcio è vicina allo zero. Abbiamo però fin troppo bene capito che il nostro paese è dominato in materia sportiva come in materia delinquenziale da una filosofia assolutamente inaccettabile: "Lo Stato dialoga con i violenti" ossia ogni volta che nel Belpaese qualcuno sfida le istituzioni viene tirata fuori la stessa filosofia che ha caratterizzato in Sicilia, negli anni delle stragi, la trattativa Stato-Mafia.
La filosofia che viene messa in campo è di quella da far impallidire le ragioni che stanno alla base di un vero ed ordinato "stato di diritto": per evitare nuovi episodi di violenza si apre il dialogo ora con i mafiosi, ora con gli ultrà del calcio, ed ora con ...chissà chi.
E' questa la via che attribuisce potere di condizionamento ai violenti.
E' questa la via che fece dire ad un grande leader del nostro paese, Pietro Nenni, che lo stato è "forte con i deboli e debole coi forti".
Che Renzi si appresti a rivoltare questo paese "come un calzino". E' necessario uscire dalle trattative Stato-Mafia, come dalle trattative Stato-Ultrà della violenza negli stadi.
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