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venerdì 25 maggio 2012

La "Margherita" ed il denaro pubblico

I giornali riportano le dichiarazioni della segretaria di LUSI, il tesoriere margherita.
Francesca Fiore, ha consegnato ai pubblici ministeri che indagano sugli ammanchi, pari a 25 milioni, dalle casse "margherita", una chiavetta usb che contiene i file in cui sono documentate tutte le fatture saldate nel tempo dall'allora tesoriere ai diversi capi corrente.
Stella e Rizzo: due bravi giornalisti che conoscono il malaffare dei politicanti
Racconta la donna: "Nel 2009, Lusi mi parlò della necessità di trattare alcune spese distinguendole dal resto, in quanto rimborsi della politica. Io cominciai a raccogliere queste fatture, segnando anche le persone che le portavano: Bocci e in generale le persone di riferimento dei vari politici. Verso il 2010 o il 2011, Lusi mi disse che occorreva essere precisi, anche nelle imputazioni delle fatture, perché c'era un accordo per suddividere le spese in termini di 60/40". Nel dettaglio, prosegue la segretaria, "Bianco, Bindi, Bocci, Fioroni, Franceschini, Letta e Marini erano "popolari". Gentiloni, Renzi e Rutelli, invece rutelliani".
I leader non trattavano le fatture da rimborsare di persona.

Avevano i loro addetti.
"Per Bindi, veniva il segretario, un certo Paolo. Per Bocci, il suo assistente Paolo Martellini e a volte lui stesso. Per Marini, c'era ben poco. Per Fioroni, me le dava lo stesso Lusi o Giovanni Iannuzzi, che portava le fatture in busta chiusa. Per Franceschini, veniva Giacomelli. Per Letta, credo se ne occupasse lo stesso Lusi. Per Rutelli, le fatture me le dava Lusi. Per Renzi, veniva un certo "Gavini" (si riferisce in realtà a Bruno Cavini ndr)". Uomo, quest'ultimo, dello staff del sindaco di Firenze e che, ieri sera, l'entourage di Renzi definiva "persona erroneamente ritenuta mandatario di Matteo".

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