di Nino Montalbano
La falsa maggioranza che appoggia l’attuale sindaco in Consiglio Comunale preferisce far nominare un Commissario per la nomina del Revisore dei Conti piuttosto che nominare uno dei due professionisti di Contessa che i Consiglieri avevano individuato in due sedute di Consiglio Comunale senza arrivare ad una maggioranza assoluta. Infatti, per alcuni consiglieri (non tutti per la verità) le professionalità contessiote sono come il demonio da scacciare a tutti i costi e non avendo alternative preferiscono addirittura votare scheda bianca, come a dire, nel momento del voto, a se stessi: ma che ci faccio io qui, ma cos’è il revisore oppure perché un contessioto… meglio un non sò?
L’altra sera assistendo al consiglio comunale ho riflettuto sul fatto che ci sono consiglieri che in quattro anni non sono riusciti a spiccicare una sola parola, se continuano così potremmo chiedere al Presidente di istituire un premio “loquacità o sinteticità” (decideranno loro). Certo, deve essere dura per quattro anni, tenersi tutto dentro ed esprimere, a volte, un delicato “si”, oppure un’alzata di mano. Sarà per questo che il Consiglio Comunale non è frequentato o che il Sindaco “ne dice di tutti i colori”, sarà per bilanciare? E poi questi Consiglieri, come già avevo detto in un comizio per le elezioni, perché si sono candidati? Perché non hanno voglia di parlare?
Cosa dicono al loro elettorato?
L’amministrazione da parte sua, come abbiamo avuto modo di sottolineare diverse volte, fa suo il motto: UNNI VIRI E UNNI SVIRI. Se sei “amico”, privato o associazione o professionista l’amministrazione per te SVIRI anche se poi tutto si traduce solo in parole e in qualche piccolo contributo dato all’ultimo minuto. Se non sei “amico” l’amministrazione per te VIRI che non vuol dire che sarai messo da parte, ti lascia in una specie di purgatorio in attesa della tua redenzione. Elenca le prospettive e i finanziamenti, quasi sempre gli stessi, da quattro anni e ti fa sognare.
Quella che è stata nominata è una Giunta di sognatori, di sorrisi, saluti, mangiate, semplicità, cordialità, quasi quasi non sembra una giunta ma un gruppo di amici che ci amministrano… ecco, questo suona male, ci amministrano?
Ad esempio, davanti casa mia, l’immondizia regna sovrana, ho pulito, accumulando una buona quantità di terrà e rifiuti che ho lasciato ammucchiata sperando che qualcuno venisse a toglierla. Ma il sindaco passa, si ferma e (quindi VIRI), non ritiene di farla togliere, dovrebbe SVIRIRI per trovare qualcuno e far pulire considerando che nel quartiere vivono diversi bambini (vedi articolo cassonetto, che è rimasto tale e quale).
In fatto di appalti e di opere pubbliche si parla sempre di milioni di euro e di progetti faraonici che cambieranno l’economia locale, ho fatto un calcolo approssimativo che se solo i milioni di euro sbandierati rimassero, anche in minima percentuale, tra le nostre mani, avremmo un futuro pieno di soddisfazioni. Purtroppo, l’amministrazione comunale, a mio avviso, SVIRI (perde del tutto di vista la realtà, è scollegata, distaccata, dissociata). Quando invece guardiamo tutto quello che è stato realizzato (poco per la verità) ci accorgiamo dell’abbandono, mi riferisco alle case ristrutturate in piazza, al castello di Calatamauro e a tutto il resto, vale in questo caso che l’amministratore VIRI e si rassegna alla sua impotenza ma UN SVIRI e allora dobbiamo farcene una ragione è sempre meglio un pizzico di realismo.
Tutto questo legato anche all’aiuto alle imprese locali che mai c’è stato, infatti oggi a Contessa si fanno gare per le imprese di tutta la Sicilia, “sicuramente nella massima trasparenza” come se fossimo grandi comuni mentre le nostre ditte stentano a trovare piccoli lavori che li aiuterebbero a sopravvivere, perché fare impresa nel nostro territorio significa sopravvivere. Fuori dal territorio comunale, non trovano lo stesso spazio che le altre imprese trovano qui. In questo caso gli amministratori VIRINU ma un SVIRINU, infatti se ne sentono parlare ti danno ragione (VIRINU) ma se dici facciamo qualcosa UN SVIRINU e tutto rimane uguale, tanto (prendo in prestito la battuta di qualcuno) hanno la loro piccola pensioncina. Ma non c’è veramente una via d’uscita per valorizzare le imprese locali e i professionisti locali?
Certo, a onor del vero, nemmeno gli amministratori sembra godano di grande loquacità e molti di loro si limitano ad un piccolo estratto conto mensile, altro non abbiamo visto. O a usare la palestra comunale come se fosse un bene proprio o “per il bene comune”. O a strappare qualche volantino con idee diverse dalle loro nei bar. Certo, quattro anni fa, dispensavano ideali e cuoricini e si ergevano e dicevano agli altri che “non sapevano la casa comunale dove si trovasse”. E invece, oggi, vivono all’ombra del sindaco (che sicuramente non “amano” come una volta), posizione comoda per quella indennità che percepiscono, ma forse troppo scomoda per la coscienza e per chi come me, nonostante tutto probabilmente riponesse, ad esempio, nel vice-sindaco qualche speranza.
Comunque, non voglio giudicare, voglio esprimere solo IL MIO PUNTO DI VISTA, sicuramente diverso, perché io cerco di VIDIRI E BASTA dato che gli amministratori tra UN VIDIRI E SVIDIRI stanno portando questo comune verso un baratro oltre il quale non si potrà più tornare indietro.
Anche in questo caso ti dicono: ma cosa possiamo fare noi? Il cambiamento non sono di certo loro, in quattro anni lo abbiamo capito, forse addirittura rappresentano la regressione.
Dimenticavo una cosa, molti consiglieri e l’amministrazione, tra UN VIDIRI E SVIDIRI si sono dimenticati di chi ha preso quasi il 30% dei voti, ma questo sarà il tema di un altro articolo, si parlerà di RICORDO non di VISTA e se ne ricorderanno... le parole stimolano la memoria…
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