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giovedì 10 maggio 2012

Accanto all'economia dei mercati e del profitto esiste l'economia sociale

Per saperne di piu' 
 Cosa sono gli organismi no-profit ? 
La definizione classica recita: "Sono enti giuridici o sociali creati allo scopo di produrre beni o servizi il cui status non permette loro di essere fonte di reddito, profitto o altro guadagno per le unita' che le costituiscono, le controllano o finanziano"
La vera distinzione stringente e' che non possono essere fonte di guadagno.
In Italia le forme giuridiche piu' diffuse sono:
1) Associazione riconosciuta, 
2) Fondazione, 
3) Associazione non riconosciuta, 
4) Comitato, 
5) Cooperativa Sociale. 
Un 'altra categoria, residuale, comprende tutti quei profili che non rientrano nelle precedenti 5 categorie (enti ecclesiastici, opere pie, enti morali, societa' di mutuo soccorso). 
Nell'Ordinamento italiano manca una disciplina organica dell'intero settore e generalmente le fonti di riferimento sono individuate nel  
1) Libro I del Codice Civile per la disciplina delle Associazioni riconosciute, le Fondazioni, le Associazioni non riconosciute ed i Comitati e nel Libro V del medesimo Codice relativamente alle Cooperative Sociali. 
2) nelle numerose leggi di settore che da un ventennio si susseguono: legge 47/1987 ( organizzazioni non governative), legge 218/1990 (fondazioni bancarie), legge 266/1991 ( organizzazione di volontariato ), legge 381/1991 ( cooperative sociali), legge 383/2000 (associazioni di promozione sociale. 
A tutte queste leggi di settore si sovrappone il decreto legislativo 460/1997 sulle ONLUS (organizzazioni non lucrative di utilita' sociale) ed il decreto legislativo 155/2006 (impresa sociale). Vedremo in prossime occasioni cosa sono le ONLUS e le imprese sociali.

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