Secondo il Sole 24Ore in questi giorni nei principali alberghi di Atene è un fiorire di
delegazioni arabe, cinesi e americane e di gruppi finanziari interessati a capire che
fine faranno le privatizzazioni in cantiere per 50 miliardi di euro, e
soprattutto in quale moneta (euro o dracma svalutata) verranno ceduti i
gioielli di famiglia dello stato greco, quote bancarie comprese come
quella molto appetita della Postbank.
I buoni affari si fanno nei
momenti di svolta.
Uno stato allo sbando (grazie anche alla frammentazione partitica) e gli sciacalli pronti.
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