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sabato 19 maggio 2012

Crisi finanziaria. Microcredito alla famiglie e alle piccole imprese

Secondo Giuseppe Mistretta, presidente della BCC Don Rizzo di Alcamo,  “Il microcredito separa molte famiglie siciliane dalla poverta’ e molte piccole imprese dall’usura. Si tratta di uno strumento non solo utile finanziariamente ma con una forte valenza etica e sociale. 
I progetti di microcredito sono rivolti a quei soggetti cosiddetti ‘non bancabili’, sprovvisti, cioe’, dei requisiti per ottenere una valutazione creditizia positiva da parte dei canali finanziari tradizionali. 
Il microcredito riguarda finanziamenti fino a 20 mila euro. 
Una miriade di piccoli e piccolissimi interventi – ha aggiunto Mistretta – che hanno consentito alle famiglie interessate di superare un momento difficile senza doversi rivolgere a canali illegali di finanziamento. 
Le banche di credito cooperativo hanno anche questa funzione etica e infatti in tutta Italia il 55,4% delle iniziative di microcredito sono portate avanti proprio dalle BCC e riguardano, in prevalenza, le famiglie”
La banca di credito cooperativo Don Rizzo ha anche attivato alcuni progetti di microcredito – garantiti dal Fondo diocesano di garanzia – riguardanti sia famiglie che imprese come il Progetto Policoro della Conferenza episcopale italiana per promuovere l’imprenditorialita’ cooperativa giovanile e il Prestito della Speranza attivato nell’ambito dell’accordo quadro di microcredito ABI e Cei in cui le Diocesi fanno da intermediari fra quanti chiedono il credito e le banche. 
Anche per quel che riguarda il Prestito della Speranza a garanzia dei finanziamenti concessi interviene il Fondo della Cei".

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