Martedì notte l’Assemblea regionale ha approvato una manovra da 300 milioni
di euro che consentirà di erogare risorse per
- i teatri,
- i forestali,
- i
comuni,
- i dipendenti Eas
- ed enti della cosiddetta tabella H.
Somme da
recuperare attraverso un mutuo da 140 milioni di euro e con i tagli che
riguardano i contributi al buono scuola e la partecipazione al costo
delle prestazioni sanitarie.
Il lenzuolo è davvero stretto. La classe dirigente regionale, fra le peggiori del bacino del Mediterraneo, non trova soluzione ai danni da essa creati che fare ricorso ai "mutui" per coprire spese correnti.
Ripetere quanto già nel breve volgere di un mese il Commissario dello Stato ha impugnato.
Quanto sarebbe stato dignitoso tagliare le spese, o meglio gli sperperi, della politica (indennità carica, mantenimento di Palazzo dei Normanni a livelli cinque volte superiori al Consiglio lombardo, abolizione province, estinzione per venti anni del ricorso alle consdulenze di compari, amanti e parassiti.
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