Si vota in Italia per rinnovare alcune amministrazioni locali, Palermo e Genova fra le più significative. Si vota in Grecia per saggiare l'umore di un popolo umiliato e depresso a cui è stato tolta per il prossimo decennio pure la possibilità di sperare. Si vota in qualche piccola regione tedesca e lì, che si tratti di destra o di sinistra, i partiti puntano a conquistare consenso esaltando l'egoismo ai danni di chi, fuori dallo stato guida europeo, vorrebbe partecipare al benessere teutonico.
Si vota pure in Francia. Qui la situazione è sopravvalutata sia all'interno che all'esterno di quel paese. Molti, troppi,vorrebbero la vittoria di Holland perchè dalla vittoria socialista si attendono una inversione di rotta, non tanto in Francia, ma in Europa. Vedono in Holland il contrappeso alla politica rigorista della Merkel.
E' probabile che qualcosa possa migliorare nel senso ora descritto. Ma, costoro stanno sbagliando in eccesso nelle attese.
Anzitutto non è detto che Holland riesca a battere Sarkozy, l'amico della Merkel, e poi non è immaginabile che i socialisti siano dei sovversivi e che vogliano rovesciare il taglio che l'Europa si è venuta dando nel corso di questi sessant'anni.
Questa Europa è figlia di tre culture socio-politiche-economiche: liberale, socialdemocratica e cristiano-sociale.
Qualunque debba essere l'esito elettorale francese non ci sarà inversione di rotta, ci sarà un processo di "adattamento" e di "rimodulazione".
E' quindi opportuno che in Italia, tutti coloro che pensano che la crisi sia solo qurestione di "colore politico" si rassegnino; comincino invece ad esigere che i nostri politicanti cominicino a diventare:
-persone serie,
-persone competenti,
-persone oneste,
-persone con obiettivi concreti e realizzabili. Non sognino e soprattutto non scarichino sulla Merkel, sulla cattiveria altrui, le proprie incapacità.
La tornata elettorale italiana cosa dovrebbe sortire ?
Dal punto di vista di chi scrive queste righe dovrebbe punire (è un desiderio personale, che probabilmente non si avvererà) tutti e tre i partiti che caratterizzano gli ultimi anni di ladrocinio ai danni delle casse pubbliche.
I partiti-ladroni per eccellenza sono:
-PDL (il partito delle cricche, dei grandi appalti pubblici addomesticati e dei Cosentino collusi con la malavita)
-Il PD di Filippo Luigi Penati, del sen Tedeschi, del deputato Gaspare Vitrano, del senatore Lusi e di centinaia di altri
-l'UDC, già casa madre di Totò Cuffaro, Saverio Romano e centinaia di altri.
E' immaginabile, invece, che gli italiani coltivino l'idea che i partiti colabrodo che hanno dissestato le casse pubbliche tornito a vincere e a riaprire antiche stagioni di "mangia tu, che mangio io".
E' probabile che ciò accada: gli italiani sono infatti di corta memoria e non hanno ancora capito che non c'è più nulla da "mangiare".
Due sono le prospettive che ci stanno realisticamente davanti: finire entro breve tempo come la Grecia oppure scegliere alla guida del paese persone serie che abbiano il coraggio di dire la verità, ossia che ormai bisogna rimettere -con grandi sacrifici di tutti- in sesto il paese, e che per far ciò ci vorranno non pochi ma molti anni.
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