di Nino Montalbano
Tre mesi, chiuso in casa a non
poter uscire. Tre mesi dalla richiesta al comune per uno scivolo, non è
successo nulla. Forse solo una ringhiera che tra le cose prioritarie da fare, è
l'ultima.
Anzi, c’è dell’altro, una lettera
dove si dice che è disponibile un alloggio popolare, quindi, oltre al trauma
del rimanere paralizzato, secondo il Sindaco, la persona, potrebbe cambiare
pure casa. Spostare mobili e affetti e ricominciare una nuova vita. Magari fin
quando il comune non troverà i soldi “o la voglia” e poi traslocare di nuovo,
tanto, non è un suo elettore altrimenti si sarebbe “scavato” pur di risolvere
il problema e aggiungo un grande FORSE perché nemmeno questo si riuscirebbe a
fare.
Nella lettera si legge anche: “attribuendo
la priorità dovuta” e i familiari hanno aspettato pensando, cosa ci sarà di più
prioritario?
E invece niente, prima la gita “a
scopo sociale” spendendo 1600 euro per l'autobus per essere spettatori di un
programma televisivo di una rete regionale... poi tutto il resto...
Io mi chiedo, in questo elenco di
priorità, quanto vale un cittadino per i nostri amministratori? A che posto è
la realizzazione di un’opera obbligatoria e necessaria, quasi vitale?
E per noi cittadini di una
piccola comunità che quando è capitato il tragico fatto ci siamo precipitati a
guardare l’elicottero per capire a chi fosse successo l’incidente, intasando le
strade e quasi ostacolando i soccorsi, quanto vale un cittadino di questo
comune?
I problemi di una comunità
dovrebbero essere i problemi di tutti ma forse se non appartengono alla “nostra
cerchia” non ci interessano, li lasciamo fuori. Noi siamo come i nostri
amministratori e gli amministratori sono come noi. Insensibili di fronte alle
piccole cose quotidiane e sensibili alle grandi opere inutili che ingrassano
“la burocrazia” e che li lasciano senza potere e senza fiato perché troppo
grandi per loro.
Potremmo vivere tutti meglio
sapendo che in caso di bisogno qualcuno sarà pronto ad aiutarci ma poi
intervengono le priorità, la lunga lista di priorità degli amministratori… che
non abbiamo mai visto pubblicizzata da nessuna parte e forse nemmeno loro
conoscono perché rimangono in mano come pedoni di una scacchiera, oggi a uno,
domani ad un altro (o altra). Una lista di priorità che si rinnova
quotidianamente, dipende da dove soffia il vento. Programmi e opere faraoniche
per il nostro futuro come se vivessimo a Roma e invece siamo a Contessa
Entellina.
Ma non voglio perdermi in altri
discorsi oggi c’è un’emergenza, non c’è l’elicottero ma è emergenza per uno di
noi, facciamo in modo che si risolva… diciamolo ai nostri amministratori che è
prioritario!!
Nino Montalbano
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