Il nostro sindaco, Sergio Parrino, aveva già mesi fà espresso
cosa egli intende per “cultura”: “Con la cultura non si mangia”.
Avremmo immaginato che dopo avere avuto a suo tempo le debite risposte dai consiglieri
dell’opposizione, rimasti inizialmente a bocca aperta di fronte a quel modo di vedere il
mondo, di fronte a quella visione del mondo, il nostro avrebbe un po’ rivisitato la
problematica.
Da parte nostra, del Blog, qualche giorno fa abbiamo ricordato quello “scivolone”,
pensando che il sindaco sarebbe stato -nel prevedibile intervento di
ieri sera, nell'occasione dell’innaugurazione dei nuovi locali della biblioteca-, più cauto nel
comunicare alla gente presente su come egli vede le cose del mondo.
No, il nostro sindaco non è tipo da affinare le proprie idee; No, ama peggiorarle, le affonda nell'inaccessibile ma non è disposto all'arricchimento culturale.
Probabilmente nel trasloco dei libri della biblioteca, dai vecchi ai nuovi locali, si sarà imbattuto in
qualche opuscolo del podestà fascista di Contessa, lo avrà letto, riletto, e si
sarà innamorato della legislazione “razzista” del regime allora in auge.
L’espressione “con la cultura non si mangia” è nulla di fronte all’innaudita
espressione di mussoliniana memoria, pronunciata ieri sera, di fronte a tanti ospiti arrivati da Piana degli Albanesi, Santa Cristina Gela, Giuliana, Bisaquino, Sambuca di Sicilia e forse da altri centri ancora: “L’Africa è arretrata, è indietro perché ….perchè
non ha una cultura”.
Sappiamo bene che esistono normative severe contro il “razzismo”, però da
critici del sindaco tra i quali ci annoveriamo, siamo disposti a testimoniare che egli nel
pronunciare quelle parole non era consapevole di ciò che andava dicendo.
Parlava, parlava… ma non seguiva né una volontà, né un filone culturale
logico. Doveva dire qualcosa e ...magari preferiva dire sciocchezze piuttosto che starsene zitto.
Non ci aspettavamo una tale battuta folkloristica, o meglio stupida, priva
di fondamento.
così come con la cultura si mangia, perché è la cultura che ci
spinge a produrre, vivere, gioire e -purtroppo- anche a soffrire, sappia che l’Africa
non solo ha una cultura, ha migliaia di culture, tantissime molto più sagge,
profonde e grandi della non-cultura del “velinismo berlusconiano” a cui in questi anni Ella, Sergio
Parrino, è stato vicino.
Sarebbe non solo opportuno, ma doveroso, che ella chiedesse scusa per
le espressioni che va lasciando in giro, senza misurare il valore, spesso privo di senso ma gravi, che
esse contengono.
Grazie all'Assessore Giovanna Schirò che ha tenuto al livello ammissibile il contegno dell'Amministrazione
Grazie all'Assessore Giovanna Schirò che ha tenuto al livello ammissibile il contegno dell'Amministrazione
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