Ernesto Galli Della Loggia: Professore di storia dei partiti politici presso l'Università di Perugia (dal 1987), collaboratore ed editorialista de La Stampa e poi del Corriere della sera, è stato cofondatore e condirettore (fino al genn. 1998) della rivista liberal. Dal 2005 è professore ordinario di storia contemporanea e preside della facoltà di filosofia dell'univ. Vita-Salute San Raffaele di Milano.
Nascita: Roma, 18 luglio 1942)
Sul Corriere della Sera 07.06.2023
L'Italia è un Paese dove non si fanno più bambini,
sicché si calcola che già nel 2035 avremo meno di un lavoratore
per ogni pensionato e dove l’evasione fiscale — che per certe categorie e
per certe parti della Penisola è la regola — raggiunge la cifra mostruosa
di circa 90 miliardi di euro l’anno: due fatti che messi insieme
rappresentano un’ipoteca angosciosa sulla possibilità di continuare
in futuro a finanziare il nostro debito pubblico.
Ancora:
siamo un Paese dove la sanità pubblica è sempre più
in sofferenza, per cui si possono aspettare mesi per una visita
o un esame medico; dove i servizi di trasporto urbano da Roma in giù
(Roma compresa) sono un calvario e dappertutto il trasporto ferroviario
suburbano e regionale agonizza; dove per l’istruzione spendiamo meno che
ogni altro Paese della Ue, dove abbiamo più laureati solo della
Romania e nel quale metà dei nostri quindicenni, dopo dieci anni
di scuola dell’obbligo, non sono in grado di capire che cosa
vuol dire un testo scritto in italiano. Siamo un Paese con una giustizia
dai tempi biblici servita da un corpo di magistrati troppo
spesso inadeguati (per usare un cauto eufemismo) e nelle cui
carceri l’anno scorso si sono registrati 7 suicidi al mese
(il numero più alto da quando il dato viene registrato);
dove la stragrande maggioranza della popolazione non legge
neppure un libro all’anno; dove 2 milioni e trecentomila famiglie
non hanno alcun collegamento al web e non possiedono
neppure un cellulare, mentre altre 11 milioni vanno su internet
solo con il cellulare, ma dove, in compenso, non cessa di
inghiottire soldi un sistema radiotelevisivo pubblico di tipo sovietico-libanese.
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