Le lire del 1947, che attraverso i simboli agrari, pescatori etc. raccontavano l’Italia contadina e quella dei poveri pescatori ancora nell'immediato dopoguerra, proprio quelle monetine che garantivano un piccolo gelato o due caramelle ai ragazzini dei primissimi anni cinquanta, sono rientrate tra i pezzi messi all’asta "Bolaffi" in questi giorni. Erano gli spiccioli dell'Italia uscita con le ossa rotte dalla Seconda Guerra Mondiale, l’Italia poverissima della seconda metà degli anni quarata e primi cinquanta del Novecento, l'Italia in buona parte analfabeta.
Quelle una, due, cinque e dieci lire sono state messe all’asta "Bolaffi" a partire da una base da 3 mila euro, purchè a fior di conio, ossia al grado più elevato della conservazione di una moneta: senza alcun segno lasciato dalla circolazione di mano in mano e con ancora intatta la lucentezza originale.
Nessun commento:
Posta un commento