L'Impero berlusconiano
L’attuale struttura, lascito di Berlusconi, si articola su quattro finanziarie che detengono la quota di controllo (al 61%). Il patrimonio in gioco dovrebbe essere intorno ai 4 miliardi. L'interrogativo riguarda il futuro della holding Fininvest, l'azienda a cui fanno riferimento gran parte delle attività della famiglia, tra cui Mediaset, Mondadori e il Monza. Berlusconi padre deteneva il 61%, mentre la quota restante è suddivisa in parti uguali tra i figli.
Stando alle notizie di stampa gli eredi procederanno alla riorganizzazione e in parte anche allo smantellamento, con nuovi statuti, per essere più aderente alle esigenze di governance di un gruppo che non ha più una sola persona fisica che deteneva la maggioranza assoluta.
La cassaforte di famiglia che governa le partecipate sarà controllata — salvo clamorose sorprese contenute nelle ultime volontà del fondatore — dai 5 fratelli, forse riuniti in un patto di sindacato, con un’eventuale quota «tecnica» a far da cerniera tra Pier Silvio-Marina e i più giovani Barbara, Luigi ed Eleonora.
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