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venerdì 9 giugno 2023

Curiosità Storiche

 La Russia è in Europa, ma ... non è

 completamente europea  (2)

Gli studiosi classificano i popoli slavi (a cui i russi appartengono) in tre gruppi:

-slavi occidentali (polacchi, cechi, slovacchi);

-slavi orientali (russi, ucraini, biellorussi);

-slavi meridionali (serbi, croati, sloveni, bulgari).

L'antichità storica, quella anteriore alla cristianizzazione, era regolata dalla legge del taglione.

 Secondo la classificazione storicamente consolidata, sopra riportata, russi ed ucraini condividono origini, storia e modi di vivere. Storici bizantini già nel 300-400 d.C. descrivono le regioni oggi russo-ucraine occupate da popolazioni senza confini e senza alcuna unità statuale. Già nel VII secolo si apprende, sempre da storici dell'Impero romano-bizantino, che quei territori  videro varie ondate di invasori di varie origini.

Le lingue slave oggi parlate nell'est europeo trovano origine secondo la tripartizione ricordata sopra:

--il biellorusso (o russo bianco) viene usato in letteratura a cominciare dal 1500, ed è la lingua fiorente tutt'ora;

--l'ukraino (o piccolo russo, o ruteno) è lingua letteraria più antica e risale all'XI secolo;

--il russo (o grande russo)  è la lingua parlata oggi da milioni di persone e la cui scrittura risale al 1100 d.C.

E' esistito, inoltre, il paleoslavo o slavo ecclesiastico che fu in uso presso gli slavi meridionali,  ormai estinto.

 Gli slavi all'alba del primo millennio possedevano una religione povera e priva di dottrine gestita da stregoni  ed indovini. Credevano nella vita ultra-terrena distinta in due regni, uno era il regno dei morti e l'altro il regno dei beati. Il culto veniva rivolto alla Madre Terra.

 Prima dell'introduzione del Cristianesimo, nelle regioni più a Nord, su influsso di guerrieri scandinavi fu introdotto un pantheon di dei slavi.

 (Segue)

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