StatCounter

sabato 10 giugno 2023

Nostri giorni. Le diseguaglianze e la società (1)

Una questione, quella delle diseguaglianze,

che grava sull'umanità, dall'alba del mondo. 


Quando dai media apprendiamo di vasti territori del nostro pianeta che versano nella povertà non si fa riferimento solamente alla carenza o mancanza di denaro o di reddito. Il riferimento investe aspetti complessivi dell'individuo (o meglio, della persona), dal lavoro alla salute, dalla formazione culturale a cui si perviene attraverso l'istruzione al tipo di alimentazione, dalla situazione abitativa alla possibilità di conoscere ed accedere alle risorse dispobili nel contesto della vita sociale.

 Il World Inequality Report 2022
sostiene:

il 10% di popolazione più ricca del pianeta
 possiede il 76% della ricchezza e il 52%
 del reddito, mentre il 50% più povero
possiede il 2% della ricchezza e
 l’8% del reddito
.

 Le cause che ancora nel terzo millennio producono "povertà" sono tantissime e spesso si autoalimentano come se si trattasse di un circolo vizioso da cui è quasi impossibile uscire.

Nel modello di società in cui viviamo, quello occidentale, che pure offre tante possibili vie per il successo degli individui, coesistono molteplici cause che tuttavia lasciano indietro tantissime persone, creando una sorta di circolo vizioso difficilissimo da spezzare. 

Gli addetti alle questioni socio-economici della società, in presenza delle cause che investono la "dignità" umana parlano di:

--diseguaglianze economiche,

--mancanza di opportunità di lavoro,

--esclusione sociale,

--scarsità di servizi pubblici adeguati,

--discriminazione di genere e raziale, etc, etc.

 Comprendere le tante sfaccettature del fenomeno "povertà" è necessario, fondamentale,  nei paesi democratici al fine di adottare misure e politiche economico-sociali appropriate, a cominciare, anzitutto dalla formazione scolastico-professionale alle politiche occupazionali. La povertà, infatti, non è una condizione inevitabile e/o permanente.

 Giornalmente, seguendo i media, sentiamo parlare di:

--politiche sociali mirate,

--accesso al mercato del lavoro,

--istruzione, a vari livelli, 

--cure sanitarie, 

--risorse naturali,

--salari e strumenti economici idonei,

--promozione di agricoltura sostenibile,

--di partecipazione democratica,

--di giustizia sociale  e altre decine e decine di espressioni rivolte a salvaguardare la dignità dell'essere umano.

 Ci proponiamo di tanto in tanto di dedicare delle pagine agli aspetti ora semplicemente  trattegiati. La povertà e soprattutto la mancanza di accesso ai servizi essenziali sono le piaghe, nel terzo millennio, che persistono diffusamente nell'intero pianeta Terra, nonostante la Banca Mondiale sostenga che nell'ultimo quarantennio il fenomeno risulta ridotto, e però 700milioni di persone continuano a vivere con meno di 1,90 dollari al giorno. In Italia il 26 per cento della popolazione vive in povertà relativa.

  Ci soffermeremo sull'intero sistema di apparati e legislazione italiana strutturata in sussidi, aiuti e misure varie, nonchè sostegni educativi ed informativi e misure per assottigliare i divari.

Nessun commento:

Posta un commento