Elie Wiesel: è stato uno scrittore, giornalista, saggista, filosofo, attivista per i diritti umani romeno naturalizzato statunitense, di origine ebraica e poliglotta, originario della parte rumena del Maramaros e superstite dell'Olocausto.
Nascita: 30 settembre 1928, Sighetu Marmației, Romania
Morte: 2 luglio 2016, Manhattan, New York, Stati Uniti
La morte, secondo l'ebraismo
La morte è l'assoluto.
E' come Dio, come la vita.
Che altro possiamo dire? Che cos'è la morte?
Come immaginare la morte prima di vederla in faccia?
La morte è certamente un'ingiustizia, nella vita religiosa
degli ebrei, è tutto ciò che rappresenta la negazione.
E' l'ingiustizia per eccellenza, la bruttezza, l'impurità.
Secondo certe mistiche, la morte è l'offesa suprema,
perchè rappresenta una sorta di blasfemia contro la
creazione, un marchio d'infamia.
Ecco perché non bisogna esaltare la morte.
Noi non lo abbiamo fatto mai, il che spiega perchè
nella tradizione ebraica non vi sia filosofia della morte,
nè letteratura della morte.
Non abbiamo, come gli egizi, un Libro dei Morti.
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