Dura lex, sed lex
Rosy Bindi, personaggio democristiano dei tempi relativamente lontani, tiene a far sapere che il lutto nazionale (connesso all'esposizione a mezz'asta del tricolore) non è una scelta opportuna, pur essendo una norma dell'ordinamento giuridico repubblicano.
Nessuno ovviamente dubita che il personaggio politico Berlusconi è stato molto anomalo; da politico ha continuato ad essere l'imprenditore interessato alle sue imprese di famiglia, probabilmente ignorando la portata istituzionale che ricopriva. Eppure, secondo quanto apprendiamo dai media, è stato il premier di più lunga durata, e la norma prevede che gli competano gli onori fissati sulla gazzetta ufficiale. Perchè mai, i personaggi "populisti", tanto quanto Berlusconi lo è stato, che siedono in Parlamento, non si adoperano a modificare l'ordinamento, piuttosco che sceneggiare?
C'è pure il rettore dell'Università per stranieri di Siena, Tomaso Montanari, che ha fatto sapere ai giornali che non disporrà l'esposizione a mezz'asta della bandiera tricolre nel prospetto dell'ateneo. Eppure nelle "università del paese" si insegna il detto "dura lex, sed lex".
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Ed intanto, sempre sfogliando i giornali, apprendiamo che le aziende della galassia "Fininvest", dalla data del ricovero di Berlusconi in Ospedale hanno guadagnato complessivamente il 25% (solo ieri il 13%, dopo l'annuncio del suo decesso). Pare di capire che il rialzo sia dovuto ad una prossima vendita di Mediaset, che oltre che in Italia opera in Spagna, Germania e punta altrove.
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Pure un antagonista politico di Berlusconi, nella giornata di ieri, ha avuto un lutto in famiglia. Romano Prodi ha perso il coniuge, Flavia Franzoni, 76 anni, Si è trattato di un malore improvviso, e a nulla sono valsi i tentativi di rianimazione.
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