Casali e Castelli (1)
=Uno studio commissionato e finanziato dalla Regione Sicilia a storici qualificati, in anni trascorsi, ha fatto chiarezza su cosa sono stati in termini territoriali, demografici e socio-economici i Bagli, i Casali ed altri contesti più o meno abitati, durante il periodo della dominazione saracena. Si è trattato di un lavoro che pone maggiore chiarezza sul dominio islamico nell'Isola, praticamente sconosciuto ed oscuro a tantissimi studiosi di storia locale.
I documenti dell’epoca mussulmano-normanna sanciscono che la divisione amministrativa e quella di insediamento dell'epoca avevano chiaro carattere feudale.
Forme di insediamento :
Il primo fra tutti era il castello, ovvero un luogo fortificato di dimensioni variabili, abitato dal feudatario, dai suoi soldati e dai servi, spesso anche schiavi, che poteva avere un casale nelle immediate vicinanze e che di solito aveva vari altri casali alle sue dipendenze.
Il secondo tipo di insediamento, il casale, raramente definito dai documenti anche habitatus, rappresentava l’unità minima abitativa corrispondente, da un minimo di tre famiglie ad un piccolo villaggio formato da una ventina di modestissime abitazioni (per meglio dire tuguri) perlopiù fatte di pietra e paglia, con un’estensione territoriale limitata alle capacità e possibilità di coltivazione. Potevano esservi casali di dimensioni maggiori (anche fino a 50-100 e più abitanti), spesso fortificati. Il concetto di "casale" presenta in realtà più variabili.
(Avremo modo in prosieguo di approfondire, la realtà socio-economica della Sicilia medievale, quella precedente l'arrivo degli Arbereshe, con particolare attenzione alla Val di Mazzara).
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