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sabato 10 giugno 2023

Brevi riflessioni sulla Storia siciliana

 Ancora su castelli e casali

 L’incastellamento dell'età bizantina ottiene continuità in epoca araba, ed ancora in forme diverse nel periodo normanno. Quest'ultimo è infatti caratterizzato dalla realizzazione di una rete di castelli più o meno demaniali che dall’età normanna arriverà al XV-XVI secolo.

 castra bizantini erano di tre categorie, a seconda delle soluzioni insediative adoperateː 

--centri urbani fortificati o guarnigioni militari; 

--fortezze ad uso esclusivamente militare; 

--rifugi temporanei e forti militari. 

Non furono mai fortezze private, e d'altronde fino ai bizantini non era ancora stato introdotto il regime feudale
ː erano generalmente insediamenti che venivano innalzati in unarea antica abbandonata, o semplicemente costruiti ex novo, ed ebbero la loro diffusione sia nelle zone costiere dell’isola che nel territorio interno. Come -appunto- è il caso di Calatamauro.

Con la conquista araba della Sicilia, la situazione non subì cambiamenti: la rete dei castelli bizantini venne ripristinata confermandone l'uso strategico. La popolazione rurale si disperse con gli arabi ulteriormente e nacquero pochi siti fortificati, sempre caratterizzati dal posizionamento su un’altura dai fianchi scoscesi ma con ampi pianori sommitali.

Riepilogando quanto già riportato nelle precedenti pagine, è assodato che in Sicilia i primi centri fortificati  sorgono in età bizantina, ossia dal 535 fino alla conquista islamica dell’isola, attorno all'anno mille. 

La tipologia abitativa di allora era il casale situato in punti più o meno strategici, non distante da dove sorgeva l’insediamento fortificato. Il casale generalmente era situato in altura e protetto dalle opere difensive. 

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