Ancora su castelli e casali
L’incastellamento dell'età bizantina
ottiene continuità in epoca araba, ed ancora in forme diverse nel periodo
normanno. Quest'ultimo è infatti caratterizzato dalla realizzazione di una rete di
castelli più o meno demaniali che dall’età normanna arriverà al XV-XVI secolo.
I castra bizantini erano di tre categorie, a seconda delle soluzioni
insediative adoperateː
--centri urbani fortificati o guarnigioni militari;
--fortezze ad uso esclusivamente militare;
--rifugi temporanei e forti militari.
Con la conquista araba della Sicilia, la situazione non subì cambiamenti: la rete dei castelli bizantini venne ripristinata confermandone l'uso strategico. La popolazione rurale si disperse con gli arabi ulteriormente e nacquero pochi siti fortificati, sempre caratterizzati dal posizionamento su un’altura dai fianchi scoscesi ma con ampi pianori sommitali.
Riepilogando quanto già riportato nelle precedenti pagine, è assodato che in Sicilia i primi centri fortificati sorgono in età bizantina, ossia dal 535 fino alla conquista islamica dell’isola, attorno all'anno mille.
La tipologia abitativa di allora era il casale situato in punti più o meno strategici, non distante da dove sorgeva l’insediamento fortificato. Il casale generalmente era situato in altura e protetto dalle opere difensive.
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