Riflessioni sull'Unione Europea e sull'assurda guerra Russia-Ucraina nel terzo millennio.
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Joseph Ernest Renan (Tréguier, 28 febbraio 1823 – Parigi, 2 ottobre 1892) è stato un filosofo, filologo, storico delle religioni e scrittore.
Le nazioni non sono qualcosa di eterno, hanno avuto un principio, avranno una fine. Poi aggiunge: "La confederazione europea, probabilmente, sostituirà tutti questi stati".
Renan scriveva nel 1881.
Di lì a pochi anni, l'Europa sarebbe rimasta incagliata in una lunga guerra civile divisa in due fasi, la prima dal 1914 al 1918, la seconda dal 1939 al 1945. Un trentennio con milioni di morti sui campi di battaglia e una immensità di distruzioni e di orrori mai visti nel corso della Storia dell'uomo.
Renan che nel 1881 scriveva quella frase è stato profeta. L'idea che singoli paesi (nazioni) europee che si sono in passato affannati da una crisi all'altra, adesso ha volto e consolidato i suoi obiettivi verso la larga comunità europea di domani piuttosto che come fa la Russia di Putin che si crogiola sulle ceneri del controverso nazionalismo.
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