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mercoledì 8 febbraio 2023

Curiosita' nel e dal mondo

Nel periodo pre-sisma 1968 a Contessa
Entellina la somministrazione idrica
non era servita in tutte le abitazioni.

La gran parte dei servizi elementari e
di base per una vita dignitosa arrivarono
negli anni della gestione amministrativa
locale a guida di Francesco Di Martino.

 Ricordi
di vita contadina  e delle relative
osservazioni antropologiche di
un amico e studioso che le ha
 interpretate e riportate su libri.

La Sicilia degli anni Sessanta soprattutto e un poco meno negli anni Settanta del Novecento, era -da un lato- una Sicilia marinara e -dall'altro lato- contadina, legata a usanze e segreti che si tramandavano di generazione in generazione e retta su valori antichi: 
--l’amicizia, 
--la lealtà, 
--l’ospitalità, 
--la solidarietà tra classi sociali che allora garantiva solidità al corpo sociale.

 Era una Sicilia povera e pure sfruttata.
 La storia di tutti i piccoli centri agricoli dell'interno dell'Isola si somigliava, seppure le tradizioni ed i racconti (che facevano cultura) erano diversi e spesso diversissimi fra Contessa Entellina e Bisacquino e pure fra Contessa Entellina e Piana degli Albanesi.
  I ritmi di vita sia dei contadini, dei tanti calzolai o dei falegnami (erano tanti a Contessa E.) erano lenti e cadenzati. E a chi ci chiede di ricordare se allora si parlava di Mafia all'interno della Sicilia, la risposta è che tanti negavano che esistesse; eppure altri, pochi ma con vista e sentimenti più puri della maggioranza non esitarono ad allacciare amicizia con uno studioso che -a Contessa Entellina- si proponeva di cogliere e tracciava il modo di essere mafiosi. Si, pure a Contessa Entellina la logica ed il modo di vivere mafioso c'era ed era diffuso, seppure era difficile riconoscerlo in chi in quel contesto era nato, cresciuto e continuava a viverci.

   Esistevano i personaggi di malaffare, ma c'erano anche persone che non esitavano a rifiutare ogni compromissione, con la serietà e l’onestà del proprio impegno quotidiano e con la determinazione che spinse tantissimi ad emigrare piuttosto che vivere la sottomissione ai pochi che si proponevano di conservare il vecchio mondo.

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