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sabato 18 febbraio 2023

Superbonus. Quadro sintetico per chi già ha lavori in corso

 Il decreto sulle cessioni del credito del Superbonus da ieri, 17 febbraio 2023, è operante.

 Come già abbiamo riportato ieri sul Blog., sono venute meno le  operazioni di cessioni del credito e degli sconti in fattura per le attività di recupero edilizio non ancora avviate

 Un condominio o un proprietario di casa indipendente (ammesso che si tratti di prima casa e che il contribuente abbia i requisiti reddituali per chiedere l’agevolazione) che non abbiano ancora depositato la Cilas dovranno obbligatoriamente chiedere le detrazioni sul 730 e sul modello PF della dichiarazione dei redditi.

 Chi ha già iniziato i lavori pagando alcune fatture e a maggior ragione chi ha già effettuato almeno una cessione a Sal (stato avanzamento lavori) avrà ancora diritto a effettuare le cessioni. 

   I lavori è notorio che costano molto: su stime prudenziali le riviste spercialistiche -nelle città- ritengono costi di 50 mila euro per ogni unità immobiliare in condominio. Per affrontare  spese di questa misura in proprio il contribuente dovrebbe o anticipare la somma o fare un mutuo ai tassi non particolarmente convenienti e poi deve disporre di un reddito imponibile in grado di assorbire tutta intera la detrazione, pari 11.250 calcolando il bonus al 90%, cioè all’aliquota valida per il 2023 per chi non abbia ancora depositato la Cilas.

 In una simile nuova situazione è inevitabile l'accusa che viene mossa al Superbonus:è divenuto un’agevolazione per ricchi. Senza cessione lo diventa molto di più di prima. 

 Per le case indipendenti, che possono godere del superbonus al 90% solo se si tratta di prima casa e se il quoziente familiare è di 15 mila euro all’anno, la possibilità di poter sfruttare le detrazioni in proprio è del tutto irrealistica.

  Per quanto riguarda i condomini: se la delibera assembleare è stata assunta entro il 24 novembre e la Cilas presentata entro il 25 novembre 2022, oppure se la Cilas è stata presentata dopo il 25 novembre ma entro il 31 dicembre e la delibera assembleare non è posteriore al 18 novembre, si ha diritto al 110%, altrimenti si scende per il 2023 al 90%. 

  Per le case indipendenti, se i lavori erano in corso al 30 settembre 2022 erano stati compiuti almeno per il 30%, si ha diritto al 110% ma solo per le opere ultimate entro il 31 marzo 2023. Negli altri casi le abitazioni indipendenti sono agevolate al 90% per il 2023, purché si tratti di prima casa e il quoziente familiare sia inferiore a 15 mila euro. Per le case plurifamiliari con proprietà unica il termine ultimo per la Cilas per ottenere il 110% era il 25 novembre 2022. Per tutti il superbonus scende al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025. 

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