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venerdì 17 febbraio 2023

Superbonus. «Costi lievitati fuori controllo»

Un provvedimento varato senza

avere valutato le conseguenze

 (alla maniera dei populisti)

 Il Governo nazionale ha bloccato lo sconto in fattura e la cessione del credito. Ne deriva che il Governo mira a  «bloccare in futuro questa cessione alle regioni e ai comuni perché c’è stata una lievitazione dei crediti senza controllo» a causa di una «mancata pianificazione del governo precedente». Così Antonio Tajani, nella conferenza stampa tenuta al termine del Consiglio dei Ministri ha spiegato la decisione «Per evitare ulteriori danni al debito pubblico e ai cittadini è stato necessario intervenire: un’azione a tutela di imprese, cittadini e banche per impedire che una mancanza di controllo in passato provocasse danni all’economia», ha concluso.

 Per il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, il bonus edilizio, «è una misura d’impatto che si rende necessario per bloccare gli effetti di una politica scellerata usata anche in campagna elettorale e che ha prodotto beneficio per alcuni cittadini ma posto alla fine in carico a ciascun italiano 2mila euro a testa. Questo è il bilancio di questa esperienza». Ed ha aggiunto che «nei prossimi giorni» ci saranno incontri con le categorie «per trovare tutte le forme possibili per sgonfiare questo fenomeno frutto di una politica poco avveduta».

L’Ance, l'associazione dei costruttori,  però rispetto alla stretta del decreto legge sul Pnrr che blocca la facoltà degli enti pubblici di acquistare i crediti incagliati derivanti dai bonus edilizi, dopo che alcune regioni si erano attivate per venire incontro all’esigenza di liquidità delle imprese fa sapere che ci sono oltre 15 miliardi di crediti bloccati e gli effetti macroeconomici potrebbero essere estremamente preoccupanti: 25.000 imprese a rischio fallimento e 130.000 posti persi nel settore delle costruzioni. Una situazione che rischia di provocare problemi su circa 90.000 cantieri.

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