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domenica 19 febbraio 2023

Il Pd e la società. E' difficile coniugare libertà egoistica e solidarietà

Reinterpretiamo sul blog un articolo di 

Aldo Cazzullo
Il Pd si approssima all'appuntamento finale delle "primarie" interne agli aderenti e ai simpatizzanti. E' una scadenza che cade in una fase storico-politica non favorevole per l'intero schieramento europeo della sinistra socialista. 

Soffermandoci sul Pd italiano le ultime elezioni regionali in Lombardia e in Lazio lo hanno visto piuttosto "piegato", seppure in posizione più soretta rispetto ai populisti del M5S e ai Calenda-Renzi che avevano provato a logorarlo ai fianchi.

  Nell'immediato dopoguerra quasi tutti i Paesi europei furono governati dai conservatori (tranne il Regno Unito che vide la allora sorprendente vittoria laburista del 1945). La sinistra è andata al potere  da sola, senza gli accordi di centro-sinistra, — con Brandt in Germania, con Mitterrand in Francia, con Gonzalez in Spagna — . In Italia nei primi decenni del dopoguerra esisteva un significativo partito comunista e alla Sinistra socialista  rimase sempre preclusa la opportunità sotto quel segno, se non una serie di governi di Centro-Sinistra.

 Ai nostri giorni la società italiana è molto cambiata e sul piano sociale buona parte dei ceti popolari guarda ora a destra.  La maggioranza degli italiani non crede al progressismo sociale della sinistra perché non crede più alla politica in generale. Lo Stato non è più il manovratore possibile in direzione della giustizia sociale come negli anni '60 immaginavano i tanti intellettuali socialisti.  Ai nostri giorni nella gente si coglie la sensazioni di non volere che la politica, che il governo, si occupi delle faccende economico-aziendali e delle relazioni socio-familiari. La gente non ama le interferenze -sia pure in direzione di una meta più umana e sociale- della politica.

  E' diffusa la convinzione che i politici possano (o vogliano seriamente) fare qualcosa nell’interesse di qualcuno che non sia un suo vicinissimo. La sinistra è sempre partita dai presupposti che la società vada migliorata nelle relazioni umane, dando una mano a chi è rimasto indietro. Per fare ciò la leva di governo, nei regimi democratici, è sempre stata quella fiscale. E ... la gente identifica la Sinistra con la componente che attraverso il fisco persegue la giustizia sociale. Col volere perseguire, appunto, la giustizia sociale non sempre, e non ovunque, la Sinistra appare simpatica agli stessi ceti che -in fondo- sono il suo riferimento.

 Quanto riferito sopra induce a pensare che in Occidente la Sinistra sociale raramente riesce a prevalere sullo spirito generalmente individualista ed egoistica delle formazioni di centro-destra. 

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