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lunedì 28 giugno 2021

Politica e fondatori. Riflessioni fra proprietari, elettori e scatole vuote

  Chi segue il blog sa che da queste pagine non sono mai venuti testi pro-M5S, il movimento populista per eccellenza dell'ultimo decennio. Non è nostra intenzione dare addosso a questo movimento adesso che sono venute all'evidenza le naturali criticità del populismo; ci proponiamo però di riflettere su quanto accade.

 Beppe Grillo non è Filippo Turati. Questi ha contribuito a fondare il movimento socialista in Italia e pure l'Internazionale dei movimenti della Sinistra in Europa, ma non fu mai padrone di nessun frammento politico. Quando il Partito Socialista  si scelse una direzione a maggioranza massimalista si vide, egli riformista per eccellenza, posto ai margini del partito, egli che era socialista, democratico e fondatore, in Italia.

 Oggi assistiamo ad un fondatore di un movimento populista (che non si sa cosa intende fare) che espressamente si dichiara proprietario di sigle e finalità dell'organismo politico M5S. Intende decidere, a prescindere dalle regole democratiche, chi deve guidare, dove si deve andare, cosa si deve fare .... e milioni di elettori M5S che non contano nulla perché i populisti non sanno cosa sia la "democrazia". Lo scenario è  di un comico con tanti elettori che tengono, vogliono tenere,  il Paese ai margini del sistema democratico.

Da fondatore a proprietario.

 Beppe Grillo dopo aver per anni scimmiottato i modi di fare politica di Berlusconi, adesso  lo supera nel ruolo di decisionista e di proprietario del suo movimento. I suoi modi hanno stupito finalmente Conte che messo all’angolo è sul punto di uscire, anche se al momento è tutto un ‘no comment’. L'ex premier e' chiuso in un cono d’ombra e di silenzio.


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