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martedì 8 giugno 2021

Paesi arbëreshë di Sicilia. Commissariati nella sfera rituale e trascurati sul piano linguistico

Contemporaneamente alle pagine 
da dedicare alla
specificità religiosa-rituale degli
albanesi di Sicilia ci proponiamo
di sofferemarci
 -brevemente- pure sul crescente
affievolirsi culturale della comunità
(delle comunità?) arbëreshë.

Alla cultura veicolata dai libri 
che fino a qualche decennio fa
soddisfacevano
la sete di sapere, adesso, nei
giorni in cui trionfano le
immagini  su fb, si pensa di
pietrificare la Storia con le
statue. Buona iniziativa se
le si accompagna coi
tradizionali e mai superati
"l i b r i".

E' il caso quindi di riflettere
sul Blog
anche su questo risvolto
culturale.
 Giorgio Demetrio Gallaro (nato a Pozzallo il 16 gennaio 1948) è  stato nominato
arcivescovo dal 25 febbraio 2020, titolare di Tricala e nel contempo segretario della Congregazione per le Chiese orientali.  

 A distanza di oltre un anno dai suoi nuovi incarichi Egli continua ad occuparsi della guida dell'Eparchia di Piana degli Albanesi.

 E' normale -a nostro giudizio- che i fedeli -ed i non fedeli-  comincino, nei territori parrocchiali che ricadono nell'ambito dell'Eparchia, a riflettere sui perchè di tanto ritardo. 

 Non è intenzione del Blog riportare le  spiegazioni che ciascuno si dà e che attribuisce agli altri. Sul Blog ci proponiamo di percorrere in prosieguo la vicenda storica della piccola-grande comunità degli arbëresh di Sicilia. 

 Lo faremo con brevi flash di commenti, riflessioni e interrogativi. Sempre disponibili, comunque, a riportare appunti e punti di vista differenti. 

==

1) 

Il 6 febbraio 1784 fu eretto un vescovato di rito bizantino ordinante per gli albanesi in Sicilia, con la bolla Commissa Nobis divinitus di papa Pio VI. 

Non si trattava di una diocesi, ma era prevista la presenza di un vescovo per poter ordinare i sacerdoti formati presso il Seminario italo-albanese di Palermo. I vescovi appartenevano alla comunità arbëreshë.

2) 

E' vero o no che la Legge 15 Dicembre 1999, n. 482 " Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche ", nelle periferie territoriali della Repubblica è considerata come sostegno folkoristico piuttosto che strumento basilare della storia culturale delle popolazioni?

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