Tante sono le cose che nel corso della vita ci vengono instillate e che magari ci plasmano poi nei convincimenti e soprattutto nei comportamenti.
Un recente libro "Le università nell'Italia Medievale" di Paolo Rosso prova a smontare l'idea del Medio Evo oscurantista e retrivo. Lo fa ricordando come allora, nel Medio Evo, il sapere umano, la scienza, comincia a diversificarsi in varie branche e lo stesso concetto di cultura non è altro che la contaminazione fra l'apporto arabo e quello cristiano europeo. Andando oltre l'autore ricorda che proprio nel Medio Evo si solidificano gli apparati organizzativi che iniziano così ad influire sia nelle sfere burocratiche che in quelle legislative degli Stati (soprattutto nelle realtà comunali del settentrione italiano).
Nel medioevo cominciano a sorgere le Università sia per gli studi umanistici che per le scienze mediche e si formano le premesse del rapporto maestro/allievo per il sapere strutturato da trasmettere.
Forse dovremo liberarci di alcuni pregiudizi?
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