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mercoledì 23 giugno 2021

Reti idriche siciliane. Un buon motivo per evitare che gli acquedotti locali possano passare alle ridisegnazioni ....

Mentre in sede locale, a Contessa Entellina,

è viva la preoccupazione sul destino 

della rete di approvvigionamento locale.

Capita nell'agrigentino:

Una vasta operazione di Polizia giudiziaria  è in corso da questa mattina a cura dei Militari dell’Arma dei Carabinieri e della Tutela per l'Ambiente, della Guardia di Finanza e del personale della Direzione investigativa antimafia. Sono state attuate alcune misure cautelari  per associazione a delinquere di "colletti bianchi", ossia funzionari di organismi pubblici collegati con  i soliti politici alla siciliana. I reati contestati sono quelli tipici di chi vive prossimo alla cosa pubblica: frode in pubbliche forniture, furto, ricettazione, reati tributari, societari e in materia ambientale. Il territorio coinvolto -come dicevamo- è quello agrigentino ma in un domani, mai auspicabile, potrebbe essere quello del palermitano dove non mancano le pressioni per aggregare a livelli più alti ed estesi la rete, le reti di approvigionamento idrico, auutalmente a dimensioni locali. In quanto contessioti siamo tutti chiamati, alla luce di ciò che capita altrove, a difendere l'attuale assetto idrico locale. Con ovviamente tutte le possibili migliorie tecniche e gestionali.

Tornando all'indagine avviata nella mattinata di oggi, risultano fermati a disposizione dell'Autorità giudiziaria: Marco Campione, 60 anni, ex presidente di Girgenti Acque; Pietro Arnone, 58 anni, amministratore unico di Hydortecne; Calogero Patti, 53 anni; dipendente di Girgenti Acque;Angelo Piero Cutaia, 51anni, direttore amministrativo di Girgenti Acque; Gian Domenico Ponzo, 54 anni, direttore generale Girgenti Acque; Francesco Barrovecchio, 61 anni, responsabile tecnico Hydortecne; Calogero Sala, 61 anni, direttore tecnico e progettazione Girgenti Acque; Igino Della Volpe, 63 anni, membro del consiglio di amministrazione di Girgenti Acque.Tutti personaggi che evidentemente nella struttura idrica sovracomunale hanno ritenuto di poter operare dimenticando il ruolo pubblico.

Le investigazioni compiute attraverso intercettazioni telefoniche, ambientali e di servizi di osservazioni, controllo e pedinamento hanno inoltre puntato alla verifica dei bilanci societari e ai flussi finanziari. Fra gli indagati, circa una novantina, c'è il presidente Ars Miccichè e il parlamentare nazionale Scoma.

«Falsi in bilancio ed un sistema di accentramento degli appalti in capo alle imprese del presidente del consiglio di amministrazione di Girgenti Acque, Marco Campione, hanno permesso allo stesso di operare in regime di monopolio con relativi guadagni», dicono i magistrati. 

Si attendono nelle prossime ore le dichiarazioni alla stampa degli investigatori.

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