La Sicilia Bizantina
Qual'era il profilo istituzionale dell'Isola dopo il crollo definitivo dell'Impero romano d'Occidente ?
-I goti di Teodorico avevano fondato nell'Isola -durante il loro dominio- sei monasteri di tradizione latina, tutti concentrati nel palermitano, dal momento che la Sicilia Orientale, con Siracusa che fungeva da capitale storica, la popolazione era di cultura e lingua greca.
1) -Quando l'Impero Romano d'Oriente decise di farla finita con gli invasori Goti, di cui peraltro in più occasioni belliche si era avvalso, secondo lo storico Procopio, una numerosa e potente flotta al comando di Bellisario arrivò sulle coste orientali dell'Isola; era stata inviata nel nord dell'Africa, ma improvvisamente l'ordine fu di puntare verso la Sicilia. Come luogo di sbarco fu individuata punta Secca, nell'area del ragusano. La scelta di un'area disabitata e disagevole per un corpo di spedizione di 18mila uomini fu premeditata dal momento che il grosso delle forze gotiche era distribuito fra il palermitano ed il messinese. Fra i motivi di quella scelta c'era di bloccare il flusso di esportazione di grano che da lì arrivava nelle aree africane ancora in mano ai Vandali. Il progetto politico dell'imperatore Giustiniano, di cui Bellisario era l'interprete, era quello di riconquistare tutte le terre del già Impero Romano d'Occidente.
2) -La cultura romano orientale era improntata per intero al concetto di "Impero Universale". Da qui l'avversione e le continue guerre contro gli avari dell'Africa, i bulgari slavi, i persiani ....
3) -Come abbiamo già scritto nella precedente pagina la conquista bizantina della Sicilia fu rapidamente raggiunta nel 535, anche se alcune resistenze sporadiche perdurarono per un paio di decenni. Per un ventennio la Sicilia divenne il granaio di tutti gli eserciti imperiali impegnati su vari fronti. Granaio che ebbe -ne tratteremo in seguito- il cuore, uno dei centri di massimo rilevanza, nella Sicilia centro-meridionale che includeva anche l'attuale territorio contessioto. Torneremo sul tema quando discuteremo del "Castello di Calatamauro".
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