Le guerre costituenti
Sia gli storici che i politologi sono soliti sezionare i secoli, il tempo storico, sotto il concetto di "guerra costituente", in relazione a certi conflitti che per specificità e per particolari situazioni disarticolano e nuovamente riarticolano i "sistemi internazionali"; conflitti che sostanzialmente ricreano nuove ed inedite gerarchie negli equilibri del pianeta.
Riportiamo in questa pagina alcune vicende (che definiamo di guerre e di paci) che hanno sezionato la vicenda umana, quantomeno in Europa e/o in Occidente, ed hanno condizionato i rapporti tra gli stati nel medio e lungo periodo. Nello stesso tempo hanno segnato il passaggio di una vasta parte dell'umanità dallo stato di sciavitù a quello di suddito ed in fine a quello di "cittadino" titolare di dignità e diritti.
1) Le guerre in Italia tra XV-XVI secolo;
2) La guerra dei trent'anni nel XVII secolo;
3) La guerra di Successione spagnola nel XVIII secolo;
4) Le guerre della Francia rivoluzionaria e quelle napoleoniche del XVIII-XIX;
5) La prima guerra mondiale nel XX secolo .
I trattati di pace che sono seguiti a quelle guerre (Cateau Cambrésis -1559-, Vesfalia -1648-, Utrecht e Rastatt -1713-1714-, Vienna -1814-1815-, Versailes -1919-) produssero assetti di relativa lunga durata nelle relazioni fra gli stati.
La stessa seconda guerra mondiale, secondo molti storici, è valutata come l'ultimo atto di una più che lunga guerra dei trent'anni del XX secolo, che va dal 1914 al 1945.
La seconda guerra mondiale almeno in Europa, e non solo qui, fu pure essa una guerra costituente. Da essa è venuta fuori un "nuovo ordine mondiale" che si è protratto fino al 1989-1991 (crollo del muro di Berlino, estinzione del comunismo). Adesso siamo entrati in una ulteriore fase costituente i cui esiti attualmente ci appaiono confusi dal momento che ci muoviamo fra populismi, sovranismi e affanni e persino offuscamenti delle forze democratico-sociali.
La seconda guerra mondiale è -comunque- da ritenere "costituente", anzitutto perchè è tramontata la secolare "centralità" europea sull'intero pianeta; perchè si è creato un equilibrio di potenze ed egemonie fra Usa e Urss, prima alleati contro il nazi-fascismo e poi competitori sull'egemonia mondiale. E, lo cogliamo tutti, adesso emergono nuovi equilibri all'orizonte con la Cina che entra nella scena mondiale.
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Nostro intento è di trasmettere l'idea che la democrazia e la dignità dell'uomo non sono sempre esistiti; con la Costituzione Repubblicana del secondo dopo-guerra -almeno in linea di principio- la grandezza dell'uomo è stata riconosciuta e proclamata. Col voto che ciascun cittadino inserisce nell'urna con periodicità quinquennale è possibile, se lo vogliamo, passare dall'equaglianza formale e di principio a quella sostanziale e reale. Il compito e la tensione di procedere in "Avanti!" non sono, e non competono, solamente ai politici; il compito dell'affermazione reale della democrazia e dell'equaglianza di diritti (e doveri) spetta a ciascun "cittadino". E -come le scansioni temporali sopra riportate evidenziano- comportano storici sacrifici.
(Segue)
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