Adesso il covid-19 fa meno paura: somiglia ad una normale influenza stagionale. La mortalità è recentemente calata dell'80% stando allo studio dell'Ispi sugli effetti sulla popolazione italiani del piano di immunizzazione e della campagna di vaccinazione. Per chi non è ancora vaccinato i rischi rimangono tuttora alti, oltre al rischio di contagiarsi, potrà affrontare un ricovero e potrà pure rischiare di morire se contrae l’infezione. Per chi non si vaccina nulla della gravita è cambiato.
Secondo gli studi diffusi: prima dell'inizio della
campagna vaccinale, la letalità era del 13% per gli over 90 (cioè 13 persone
su 100 che hanno più di 90 anni e lo contraggono vanno incontro alla morte),
del 7% per gli 80-89enni, del 3% tra i 70 e i 79 anni, dell’1,5% tra i 60 e 69,
e via a scendere ben sotto lo 0,1% per gli under 40.
Ci dicono gli studi diffusi in questi giorni che si tratta di dieci volte il tasso
di letalità della banale influenza di stagione.
Adesso, con i vaccini, la letalità si sarebbe ridotta del 90%.
La prova è nei casi giornalieri e nei nuovi ricoveri in terapia intensivi
(-95%).
Il tutto, comunque, sempre al netto di quello che potrebbe
accadere in Italia con il diffondersi della variante Delta, di cui ancora non
conosciamo tutti gli effetti.
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