Il castello dei Cardona Peralta a Giuliana Fu castello di Federico II di Svevia nel XIII secolo. |
La narrazione vuole che la prima colonia arbëreshe giunta in Sicilia dalle coste arbanesi, costituita da soldati al seguito di Demetrio Reres si era fermata per circa un biennio in un casale -Bisir- nei pressi di Mazara del Vallo e fino al 1448 per prevenire scorrerie saracene ai danni della monarchia aragonese.
Alla cessazione del mandato biennale concordato, una colonna di quei soldati accolse la proposta di don Antonio Cardona Peralta di insediarsi in un'area nei pressi del Castello di Calatamauro, ricadente sui suoi vasti domini feudali della Sicilia Occidentale.
All'iniziale stanziamento precario alle falde dell'altura di Calatamauro di quegli arbëreshe, il Cardona punto', dopo attente valutazioni di convenienza, a che l'edificazione del nuovo abitato avvenisse in una zona di pochi chilometri più a est, dove oggi sorge Contessa Entellina. Si trattò per il Cardona di voler segnare nettamente il confine contro l'espansionismo e l'invadenza feudale dell'ecclesiastico Monastero di Santa Maria del Bosco che col favore regio era - in ogni direzione- in forte espansione. Insediando la colonia arbëreshe sul sito su cui tuttora sorge Contessa Entellina, i Cardona posero fine alle mire del Monastero, quanto meno, in direzione di Calatamauro.
(Segue)
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