Il governo fa sapere che i finanziamenti li troverà incrementando l’indebitamento (il deficit immaginato sarà di 14md., con conseguente passaggio dal 3,6 al 4,3%). Il debito complessivo raggiungerà la montagna di quota 140,1% del pil.
Il Ministro del Tesoro Giorgetti riconosce che si è sopra le regole europee del 3% di deficit, ma ritiene che l’Europa, politicamente, potrà convincersi della bontà di fondo della manovra.
La gente verosimilmente -di contro- continuerà, però, ad avere a che fare con l’inflazione che va decurtando, in via di fatto, stipendi e pensioni.
È interessante cogliere, all’interno della manovra, che per far quadrare, in qualche modo i conti, si darà mano anche ad alcune “privatizzazioni”. Si proverà, detto in altri termini, a far cassa anche per via di privatizzare beni pubblici.
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