La Contemporaneità
Il periodo napoleonico
Nel 1799 l’Impero austriaco, in alleanza all’Impero russo, riconquista l’Italia settentrionale, già sotto il dominio francese dal 1796. In questo territorio devastato da eserciti più vari per nazionalità, l’inflazione e le epidemie bloccano l’ordinarieta’ della vita sociale ed economica.
Il Meridione
Con una specifica legge vengono inoltre aboliti tutti i diritti e le istituzioni sui demani feudali, i quali vengono trasferiti ai comuni.
Molte delle riforme antifeudali, comunque, resteranno inattuate col successivo ritorno dei Borboni a Napoli.
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Settentrione
Sempre in quel 1799 in Lombardia, col ritorno degli austriaci, fu istituita una Commissione col fine di verificare tutti i contratti di vendita dei beni ecclesiastici conclusi nel corso della vigenza della Repubblica Cisalpina. Gli acquirenti vengono colpiti da una imposizione straordinaria e comunque gli austriaci consegneranno agli enti ecclesiastici i beni ancora invenduti. In questa vicenda, con ottica storica, si coglie in qualche modo la divergenza di interessi fra gli aristocratici interessati al ripristino dell’assetto feudale e alla riconsegna dei beni e la sorgente borghesia danarosa ormai interessata a conseguire buoni profitti dai beni di precedente origine feudale.
Il governo austriaco imposto’ una politica fiscale abbastanza pesante (imposta fondiaria=mirata sul valore della terra, prescindendo però’ dalle opere, dai beni e dai miglioramenti eseguiti dall’uomo). In tredici mesi gli austriaci diffusero da parte loro tanta carta moneta da far salire alle stelle i prezzi dei generi alimentari più vitali.
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Siamo ormai, dalla prossima pagina, all’inizio del XIX secolo.
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