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domenica 17 settembre 2023

E’ domenica

 Riflessioni sul Cristianesimo

Il calendario evidenzia in uno di questi giorni di Settembre la giornata di celebrazione di San Giovanni Crisostomo. (Nato ad Antiochia nel 350, di cui diventerà Vescovo, e deceduto nel 407, col riconoscimento di dottore della Chiesa). 

Si trattò di un personaggio esuberante per l’eloquenza al punto da essere definito “Bocca d’oro”. In realtà, in vita, tutti facevano riferimento a lui come a “Giovanni d’Antiochia”, città della Siria dove e’ nato ed ha studiato per dedicarsi poi  alla carriera del padre, funzionario imperiale. Ma a 18 anni si immerge nello studio della Bibbia, inizialmente in ambito comunitario ed in seguito, in lunghi anni di solitudine (Eremitaggio). Nel 386 viene ordinato sacerdote col mandato vescovile di dedicarsi alla predicazione: quella è la sua strada. Spiegata da lui, infatti, la Scrittura arriva al credente come messaggio personale di stimolo, di guida. Oppure come pugno nello stomaco, dal momento che Crisostomo va sempre giù deciso contro ipocrisie e corruzione. Diviene popolarissimo e con la sua parola riesce a placare tumulti, ma nello stesso tempo si fa troppi nemici potenti.

Nel 398 è consacrato Patriarca della capitale imperiale, Costantinopoli, dove agisce, predica ed entusiasma le folle ed ammonisce i vizi dell’alto clero. Molti vescovi si allineano con ammirazione a lui, ma tanti altri cercano il sostegno della Corte e in una loro assemblea, nel 404, votano un documento per la sua deposizione, prontamente condivisa dalla corte imperiale. Viene immediatamente deposto ed esiliato lontano dalla Capitale, ma subito richiamato per evitare la rivolta popolare a lui favorevole. Infine viene definitivamente espulso nel 404. Dal confino di Cuscusa, in Armenia, continua a predicare con le lettere: incoraggia e stimola chi, come lui, è perseguitato e continua per questa via a godere della stima di numerosi vescovi e di numerose chiese. In pratica la situazione di esiliato rafforza la sua stima e la sua influenza. Viene deciso infine di confinarlo ancora più lontano dalla capitale, sulle rive del mar Nero. Un tentativo in suo favore, per il ritorno a Costantinopoli, mosso dal Papa Innocenzo I, risulta vano. 

 Il trasferimento sulle coste del Mar Nero dura tre mesi, ma, a causa delle marce forzate, Crisostomo non arriverà mai a destinazione perché muore prima di arrivarvi, il 14 settembre del 404, all’interno di una cappella di campagna.

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