La democrazia liberale
ed i suoi rischi
Il rischio è che le democrazie occidentali,
a cominciare dal direttore d’orchestra,
gli Stati Uniti, si autodistruggano causa
l’affermazione di identità tribali che finirebbero
per mettere fuori gioco la libertà individuale
(un tema oggi molto esplorato da studiosi
americani spaventati dal fenomeno Trump).
Se il tribalismo dilagasse, fuori controllo,
le democrazie diventerebbero illiberali.
Verrebbe a mancare l’aria che serve agli individui
per intraprendere e rischiare.
Al dinamismo sociale subentrerebbe la stasi,
alla società aperta la società chiusa.
Il tribalismo, l’irresistibile impulso a
entrare in un branco e ad annegarvi la propria
individualità, è una condizione naturale alimentata
da millenni di evoluzione sociale.
La libertà individuale e la democrazia (moderna)
sono invece artifici, frutto dell’incontro fra un insieme
particolare di condizioni e della casualità.
Chi pensa che le democrazie occidentali siano
solidissimi edifici si illude. Sono fragili, a rischio
di essere travolte dalla rivincita del tribalismo.
Non sono sfidate solo dalle potenze autoritarie
(che hanno imparato a sfruttare a proprio vantaggio
la società aperta inondandola di fake news,
notizie false, e manipolando i più fragili fra gli occidentali).
Sono sfidate anche dall’interno. Effetti non previsti
della rivoluzione digitale sono la segmentazione
dei pubblici (entro in contatto solo con chi già
la pensa come me) e l’amplificazione dei messaggi
più estremisti (che catturano l’attenzione a differenza
delle analisi serie e documentate).
Il contrario di quel contributo a un dibattito
civile e informato che un tempo gli ottimisti
attribuivano allo sviluppo della Rete.
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