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giovedì 14 settembre 2023

Cristianesimo. Esaltazione della Croce

 La Croce, nelle chiese di tradizione bizantina sporge dietro l’altare e, generalmente, sormonta il punto più alto dell’iconostasi (“Golgota”), con le sagome dipinte del crocifisso tra Maria e Giovanni.

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Contemplare la Croce, strumento di sofferenza ha senso? Giovanni Crisostomo così spiega: “Io lo vedo crocifisso e lo chiamo re”. Quell’uomo sofferente che muore in Croce è il Creatore del mondo, il Signore della vita. Perché allora fu messo in Croce come un peccatore? La risposta è una sola: liberare l’uomo dalla morte.

 A Gerusalemme, nella Chiesa del Santo Sepolcro, sotto la cappella del Golgota c’è la cappella di Adamo, dove è visibile una spaccatura nella roccia che, dal IV secolo, è considerata la testimonianza  del terremoto descritto dal Vangelo alla morte di Cristo. Qui sarebbe stato sepolto  ( secondo una leggenda medievale ) il cranio di Adamo con in bocca tre grani dell’albero del paradiso terrestre, dai quali sarebbe nata la Croce: “Come tutti muoiono in Adamo così tutti riceveranno la vita in Cristo” (1 Cor 15,22). 

 Cristo è il nuovo Adamo e la Croce è l’albero della vita eterna. Il “luogo del cranio” è rappresentato come una spaccatura nella roccia, con un teschio, sul quale è piantata la Croce. La Crocifissione avviene davanti alle mura di Gerusalemme: Cristo nasce e muore fuori dalle città perché “non abbiamo quaggiù una stabile dimora”. 

(Ripreso da Dizionario delle Arti, Electa).

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