Casali, si.
Casali, no.
Il sostanziale ruolo dei "casali", quali poli più o meno vivaci dell'agricoltura, era quindi ampiamente già venuto meno all'arrivo degli Aragonesi. L'isola si avviava politicamente a diventare una vera e propria colonia dell'Impero spagnolo, un mercato di esportazione di prodotti agricoli e nel contempo di importazione di manufatti e prodotti finiti.
L'armata di Pietro III d'Aragona che era arrivata in Sicilia per combattere gli Angioini (1282), oltre a produrre la desertificazione delle campagne e dei casali, rimodulò pure la geografia della produzione cerealicola.
Il Val di Mazara, alla cui periferia sta situato l'attuale territorio di Contessa, soprattutto nelle aree costiere, fu destinato -appunto- alla cerealicoltura attivando contemporaneamente la funzionalità dei porti costieri di Mazara, di Sciacca e Marsala, ed altri minori. Gli Aragonesi, sempre limitatamente al Val di Mazara (retto dai Peralta, imparentati con i regnanti), pretesero forniture, nella stessa quantità sia di grano che di orzo, cereale questo che in quei secoli serviva per l'alimentazione dei contadini e dei soldati.
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