L’affermazione fotografa la realtà di un Paese che vede la mortalità ancora elevata e la natalità che tocca il minimo storico:
—meno di 7 neonati e più di 12 decessi per 1.000 abitanti.
Sono dati contenuti del recente report Istat sugli indicatori demografici, secondo cui il calo della popolazione residente, (all’1 gennaio 2023 contava i 58 milioni e 851mila unità, 179mila in meno sull’anno precedente) «è frutto di una dinamica demografica sfavorevole che vede un eccesso dei decessi sulle nascite, non compensato dai movimenti migratori con l’estero».
Le conseguenze saranno importati per il mercato del lavoro e per la sanità.
L’Istat sostiene
==59 milioni di residenti al 1° gennaio 2022
== scenderemo a 58,1 milioni nel 2030,
== a 54,4 milioni nel 2050
== fino a 45,8 milioni nel 2080.
Una perdita complessiva di 13,2 milioni di residenti rispetto a oggi. Lo rileva l’Istat nel rapporto sulle “Previsioni della popolazione residente e delle famiglie”.
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Si avranno inoltre famiglie mini.
Meno coppie con figli
Più coppie senza
Entro il 2042 solo una famiglia su quattro sarà composta
= da una coppia con figli,
= più di una su cinque non ne avrà.
Nel giro di venti anni nel nostro Paese avremo l’ aumento di oltre 850 mila nuclei familiari: da 25,3 milioni nel 2022 si arriverà a 26,2 milioni nel 2042 (+3,4%). Ma si tratterà di famiglie «sempre più piccole, caratterizzate da una maggiore frammentazione», il cui numero medio di componenti scenderà da 2,32 persone nel 2022 a 2,13.
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