Messina Denaro, è morto ieri per le conseguenze legate a un tumore al colon al quarto stadio.
Uomo chiave del biennio stragista 1992-1993 e ritenuto vicinissimo a Totò Riina, nel 1989 venne denunciato per associazione mafiosa. Nel '92 fece parte di un gruppo di fuoco, composto da mafiosi di Brancaccio e della provincia di Trapani e nel novembre del '93 fu tra gli organizzatori del sequestro del piccolo Giuseppe Di Matteo, il 12enne che dopo 779 giorni di prigionia venne strangolato e il cadavere sciolto nell'acido.
Dal 1993, negli anni delle bombe a Roma, Milano e Firenze di Messina Denaro non si seppe più nulla. Dal 1994 su di lui pendeva un mandato di cattura internazionale e viene arrestato il 16 gennaio 2023 nei pressi della clinica privata La Maddalena, a Palermo. Successivamente all'arresto è stato trasferito nel carcere dell'Aquila al regime di 41 bis. .
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