Riflessioni laiche e religiose
Escludendo l’8 Settembre 1943, quando si temette di non poter svolgere la tradizionale processione con la “Vara” della Madonna della Favara in quanto il parroco della Chiesa della Favara si recò a Santa Maria del Bosco per chiedere consiglio all'allora Vescovo di Monreale, che stava lì per sottrarsi ai sistematici bombardamenti sulle aree costiere, e comunque a prescindere dal verdetto del presule, la gente, quella volta, senza attendere la decisione ecclesiastica ebbe e seppe come aprire la chiesa e procedere secondo tradizione, sempre la ricorrenza settembrina costituisce la festa comunitaria locale e vede tanti emigrati tornare - anche per pochi giorni - nel paese natale e celebrare la Madonna della Favara.
Festa religiosa e pure festa di chi non ha mai riflettuto sul significato religioso, quella dell’8 settembre a Contessa. Il nome Maria, a Contessa come in tutta la Sicilia, è fra i più diffusi, anzi certamente il più diffuso. È un nome che ammette diminuitivi ( Marietta, Mariella) e pure i vezzeggiativi (Mariuccia e Mariolina).
Dal punto di vista religioso, chi frequenta la ritualità bizantina, in questi giorni sente ripetere Kecharitomene, l’espressione con cui l’angelo saluta la Vergine (=colmata di grazia). Il riferimento è al racconto dell’Annunciazione.
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