La scelta sul corso di studi da seguire è fondamentale. Dovrebbe riflettere le inclinazioni dello studente. |
I dati dicono che gran parte delle famiglie del Paese è in qualche modo coinvolto a conoscere, capire e puntare sul buon funzionamento del sistema formativo nazionale
Questo è il tempo entro cui le famiglie devono scegliere, assieme ai loro figli, l'ulteriore percorso di studi. I parametri che generalmente tengono d'occhio famiglie e studenti sono le materie di prossimo studio e se queste agevolano o no l'accesso al mondo del lavoro delle nuove generazioni. In tanti valutano l'opportunità o meno di proseguire gli studi accedendo all'Università. E' certo comunque che nei Paesi avanzati, entro cui l'Italia ritiene di appartenere, l'accesso agli studi universitari è non solo auspicabile, ma è una necessità.
I sistemi scolastici-universitari non sono strutturati uniformemente in tutti i Paesi; in Italia vige l'obbligo scolastico dai 6 ai 16 anni. In massima sintesi questa è la scaletta:
--cinque anni di istruzione primaria, (elementari)
--tre anni di istruzione secondaria di primo grado, (media)
-percorso differenziato per le scuole di secondo grado (che può durare dai due ai cinque anni, per indirizzi diversi tra licei, istituti tecnici o professionali.
--Dopo i sopraricordati cicli chi voglia acquisire conoscenze e competenze specifiche può intraprendere gli studi universitari. Questi offrono tre percorsi: 1) laurea triennale, 2) laurea magistrale, 3) dottorato di ricerca.
In realtà i percorsi di formazione professionale dopo l'istruzione secondaria e quella universitaria offrono più percorsi alternativi ed è quindi indispensabile, al momento delle decisioni, assumere informazioni con molteplici aspetti. Ne va la realizzazione personale dell'immediato e del lontano futuro in termini di soddisfazione personale, reddito e stabilità lavorativa.
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